Non è stata la Roubaix che in molti si aspettavano per Filippo Ganna, una gara nella quale, si sa, conta anche la buona sorte e non solo l’andare forte. Pippo, che alla vigilia aveva dichiarato di averla preparata bene, ha pagato da subito il pegno alla sfortuna, con un problema tecnico già nel primo settore di pavè a Troisvillea a Inchy. Forare sulle pietre è cosa complicata e Pippo resta con un minuto di distacco dal gruppo che insegue i fuggitivi della prima ora. Spalleggiato dalla squadra il vignonese della Ineos Grenadier rientra ma ha poco spazio per rifiatare visto che iniziano subito gli scatti ed i controscatti in testa. Ganna viene respinto dall’iconico e durissimo tratto della Foresta di Arenberg quando vanno via un indiavolato Tadej Pogacar (Uae Emirates) Mathieu Van der Poel e Jasper Philipsen (Alpecin Deceuninck), Mads Pedersen (Lidl Trek) e Stefan Bisseger (Decathlon AG2R). Pippo già nei tratti precedenti non sembrava brillante e forse ha ovviamente la fatica del rientro. Forano Bisseger e Pedersen e davanti restano Pogacar, Van der Poel e Philipsen. Il vignonese è dietro il gruppo inseguitore dei tre al comando. Sul pavè di Mons en Pevele Van der Poel prova a staccare tutti ma Pogacar tiene e rilancia facendo saltare Philipsen. Pogacar e Van der Poel restano soli ma l’iridato sbaglia una curva sul pavè di Pont Thibauld e l’olandese scappa via, fora nel Carrefour de Arbre ma il cambio bici è rapito. Van der Poel vince la sua terza Roubaix consecutiva davanti a Pogacar ad 1’11’’ ed a Mads Pedersen a 2’11’’. Ganna ha chiuso in un gruppo nutrito a 4’45’’ in tredicesima posizione. In Francia dicono che la Parigi Roubaix è come bella signora che ami e corteggi, che ti respinge ma che se continui a corteggiarla prima o poi finirai per conquistare. Di occasioni il vignonese ne avrà, ancora, basta non mollare.