Due morti sotto una valanga ieri a Cortina, uno oggi sul Tonale. Due feriti sempre oggi a Sestriere. Un bollettino di guerra. Agli appassionati di alta quota si richiede la massima attenzione e prudenza.
La situazione sulle montagne di casa nostra: il pericolo del distacco di valanghe resta “marcato” (grado 3 sulla scala europea che arriva fino a 5) su tutto l’arco alpino piemontese. Dopo le nevicate dei giorni scorsi e il rialzo delle temperature sono molti i punti critici nella massa nevosa.
Se nelle prossime ore è attesa ancora un pò di instabilità meteorologica, Arpa riferisce che da martedì pomeriggio l’ulteriore aumento del campo di pressione favorirà condizioni di generale bel tempo fino a giovedì, con possibili locali gelate al primo mattino di mercoledì.
La neve fresca presente in alta montagna con l’irradiazione solare, aumenta il pericolo di valanghe asciutte e umide che possono distaccarsi in seguito al passaggio di un singolo appassionato di sport invernali, specialmente nelle conche, nei canaloni e dietro ai cambi di pendenza. I rumori di “whum” così come i distacchi spontanei di valanghe sono campanelli di allarme.
In molte regioni da venerdì sono caduti diffusamente da 25 a 50 cm di neve al di sopra dei 1800 m circa, localmente anche di più.
La neve fresca e quella ventata poggiano su un debole manto di neve vecchia, specialmente sui pendii ombreggiati.
Sabato l’alta umidità dell’aria ha causato a tutte le esposizioni al di sotto dei 2000 m circa un netto inumidimento del manto nevoso.
Valanghe, pericolo marcato su tutte le montagne piemontesi. Massima prudenza
Condividi articolo: