È stata subito lei: con la sua fantasia nel correre, con una ottima sagacia tattica, con una ottima lettura di corsa e soprattutto in tutta la sua grande potenza. Elisa Longo Borghini ha vinto l’UAE Tour e la stagione 2025, quella dei nuovi colori indossati dopo il passaggio dalla Lidl Trek alla UAE Team Adq non poteva iniziare nel modo migliore. Dapprima venerdì 111 km di fuga su 111 km di gara nella tappa di Al Mirfa, con il vento del deserto che soffiava forte e con Elisa che scappa da subito spalleggiata da due compagne di squadra. Una azione che non ha portato alla vittoria di tappa, andata a Lorena Wiebes, che pur da velocista ha letto bene la situazione infilandosi nell’attacco) ma ha permesso all’ornavassese di distanziare le altre favorite ed ha dimostrato la sua grande condizione. Sabato in salita, verso Jebel Hafeet, questo suggestivo panettone in mezzo al deserto nell’emirato di Abu Dhabi ma a due passi dall’Oman, Elisa non ha avuto rivali. Jebel Hafeet significa ‘montagna vuota’ ma Elisa l’ha riempita della sua classe, ben spalleggiata da Silvia Persico che ha fatto un grande ritmo e poi, quando le altre rivali avevano già perso le ruote e sarebbe bastato arrivare in vetta per prendere la maglia rossa, ha allungato andando a vincere in perfetta solitudine. Una grande Elisa ed anche una grande UAE Team Adq; che se negli anni passati era stata un pochino criticata per le tattiche in questa occasione è stata perfetta; del resto, la presenza di una fuoriclasse non può che far bene a tutti. L’ultima tappa è stata vinta ancora da Wiebes, in volata, per una bella tripletta dell’olandese campionessa europea della SD Works. Elisa prima, Persico seconda a 2’06’’ e Kimberly Le Curt Pienaar terza a 2’08’’. Una vittoria ed una dedica con tanto di cielo indicato tagliando il traguardo di Jebel Hafeet per il suo amico Matteo Auguadro, la cui scomparsa ancora oggi provoca commozione. È stata subito Elisa Longo Borghini e se questi sono i prodromi della stagione ci sarà da divertirsi.