Il 26 febbraio 1945 a Castiglione Ossola il giovane parroco trentatreenne Don Giuseppe Rossi veniva barbaramente e vigliaccamente trucidato dalla brigata fascista presente in paese. A ottant’anni da quel tragico evento il sacerdote è stato proclamato beato proprio per aver subito il martirio e aver difeso in questo modo i suoi parrocchiani, che sarebbero altrimenti stati esposti alla rappresaglia per un attacco che i repubblichini avevano subito da parte dei partigiani durante la loro salita in Valle Anzasca la mattina dello stesso giorno.
Esattamente a ottant’anni da quell’evento dunque la comunità di Castiglione e la Valle Anzasca hanno celebrato la prima vera e propria festa del beato mercoledì 26 febbraio. Nelle celebrazioni si inserisce anche compagniadellozio con un nuovo spettacolo. Il 2 marzo alle ore 15.00 infatti “Tutto me stesso” (questo il titolo) verrà presentato per la prima volta al pubblico nella chiesa di Castiglione Ossola. Si tratterà di una lettura teatrale interpretata da tre attori, l’autore Matteo Minetti assieme a Matteo Morigi e Siria Giraldo: il testo è nato nell’ultimo mese, e per la prima volta verrà presentato al pubblico proprio nella chiesa dove Don Giuseppe Rossi passò i suoi pochi anni di ministero prima di essere ucciso.
Per questo spettacolo l’ingresso è libero.
Appuntamento alle ore 15.00 di domenica 2 marzo presso la chiesa parrocchiale di Castiglione Ossola.
“Tutto me stesso”, spettacolo teatrale sulla vita e il martirio del Beato Don Giuseppe Rossi
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