Ivan Errichiello, il rivenditore di orologi di lusso noto sui social come Ivan Szydlik, è stato arrestato all’alba dai militari della guardia di finanza di Verbania al termine di un’indagine della procura di Milano coordinata dal pm Carlo Scalas, che nei suoi confronti ipotizza i reati di truffa aggravata, autoriciclaggio e abusivismo finanziario per oltre un milione di euro. Errichiello è stato portato a San Vittore. Arrestato anche il suo braccio destro, in carcere a Verbania.
L’operazione è scatta alle prime luci dell’alba e ha posto bruscamente termine alle scorribande e agli artifizi truffaldini del noto personaggio della cosiddetta “finanza creativa”.
Il soggetto, rintracciato nella Milano bene. L’esecuzione del provvedimento costituisce l’epilogo di complesse e articolate indagini. L’attività, avviata d’iniziativa dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Verbania, ha tratto origine dall’analisi e dallo sviluppo di molteplici segnalazioni di operazioni sospette in materia di riciclaggio e di delitti contro il patrimonio.
Sono stati acquisiti, in particolare, dati e notizie in relazione a presunte e plurime illeciteperpetrate sul territorio italiano ed estero (Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Serbia, Belgio, Germania e Inghilterra).
Il promotore di queste condotte, da oltre un decennio, sfruttando magistralmente la popolarità raggiunta attraverso servizi su riviste settimanali nazionali, puntate televisive e, soprattutto, sui social networks (Facebook, Instagram, TikTok), era dedito alla commissione di numerose truffe aggravate, che gli avevano consentito di reperire ingenti risorse finanziarie, tali da ostentare un altissimo tenore di vita. Le disponibilità finanziarie venivano contestualmente impiegate e reinvestite nella costituzione di società estere e nell’acquisto di beni extralusso (in primis orologi Rolex e autovetture Lamborghini), così ponendo in essere ulteriori condotte di autoriciclaggio degli illeciti profitti. Per la commissione dei reati, l’ indagato principale era solito avvalersi di terzi soggetti in difficoltà economica, ai quali – dietro compenso – commetteva incarico di costituire ovvero di assumere fittiziamente l’intestazione di quote societarie o di relazioni bancarie/postali, al fine di più facilmente veicolare le ingenti somme di denaro provento di reato che successivamente e in gran parte venivano trasferite su conti esteri.
In estrema sintesi, i sodali – attraverso la vendita di quote di imprese sia italiane sia estere, fondamentalmente scatole vuote, ovvero attraverso la vendita di orologi di lusso (Rolex, Patek Philippe, Ademars Piguet), mai di fatto consegnati agli acquirenti – hanno posto in essere numerosi reati contro il patrimonio che hanno consentito lauti proventi illeciti, quantificati in circa un milione di euro.
L’indagine ha permesso altresì di accertare che l’indagato principale, dopo la costituzione di apposita società nella Repubblica Slovacca e di un dedicato sito internet, aveva ideato e realizzato – attraverso la creazione di un proprio “token” di criptovaluta – una vera e propria attività, del tutto abusiva, di offerta al pubblico di prodotti finanziari, attraverso la promozione e il collocamento a distanza di valuta virtuale, in palese violazione della legge.
Truffa e riciclaggio: Gdf Verbania ha arrestato imprenditore social Ivan Szydlik
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