Si è tuffato nel lago per un bagno rinfrescante nella calura di domenica, ma un malore lo ha stroncato. Un trentunenne di origini peruviane, con regolare permesso di soggiorno, residente a Garbagnate è annegato domenica pomeriggio nel lago Maggiore. La tragedia si è consumata alla spiaggia dell’Arena, davanti al teatro.
Secondo quanto ricostruito dalla Polizia di Stato che conduce le indagini, il trentunenne ha nuotato fino alla boa a circa 15 metri dalla riva, poi tornando si è sentito male, l’amico ha cercato disperatamente di aiutarlo, ma il trentunenne è sparito sotto la superficie dell’acqua. Erano le 17,30. Sul posto sono arrivate Guardia Costiera, Polizia di Stato, Vigili del fuoco, e 118.
Il corpo del trentunenne è stato ritrovato dai sommozzatori dei vigili del fuoco arrivati in elicottero poco prima delle 18,20 e riportato a riva, dove i sanitari hanno cercato di rianimarlo, ma per lui non c’era più niente da fare.
Il pm non ha disposto l’autopsia e la salma è stata rimessa a disposizione dei familiari della vittima, che vivono anche loro nel milanese. Sul posto è arrivato anche l’assessore Mattia Tacchini.
In quel tratto di lago da alcuni giorni è in vigore un’ordinanza dell’amministrazione comunale di Verbania che vieta la balneazione perché dagli ultimi campionamenti è risultata un’alta concentrazione di escherechia coli. Divieto bene segnalato con un cartello e traduzione in diverse lingue e transenne. Ma che è stato ignorato da diverse persone.
Trentunenne annegato domenica nel lago Maggiore, l’amico che era con lui ha cercato di salvarlo
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