A Torino ci sarebbe chi pensa di rimodulare la percentuale dei fondi che il Vco riceve a titolo di imposta dai gestori di impianti elettrici per la concessione e lo sfruttamento dell’acqua per la produzione di energia elettrica. In parole più semplici di canoni idrici. La notizia circola da giorni. A livello ufficiale nessuna conferma ma qualche indiscrezione è arrivata anche nei palazzi della politica locale. “E’ una voce nulla di più” si affretta a spiegare il presidente della Provincia del Verbano Cusio Ossola. Alessandro Lana nei prossimi giorni convocherà un’assemblea dei sindaci di tutto il territorio. “All’ordine del giorno ci sarà la votazione del documento con cui chiediamo che il Vco sia rappresentato in seno al consiglio regionale. Se per quella data avremo indicazioni sui canoni idrici, tratteremo l’argomento” taglia corto Lana.
La decisione di Torino di rivedere al ribasso quel 60% che ogni anno versa nella casse del Vco per i Canoni Bim potrebbe trovare fondamento nel ritrovato equilibrio dei conti della Provincia. Oggi il restante 40% dei canoni idrici finisce nelle casse della Regione. “Ripeto, ad oggi si tratta di voci. Ma a Torino, in via preventiva, devono sapere che il territorio non è disposto a mettere in discussione un diritto acquisito. I fondi dei canoni idrici per il nostro bilancio sono importanti. Ci permettono di programmare i necessari investimenti” rimarca ancora Lana.
In media i Canoni Bim fruttano al bilancio della Provincia azzurra 8 milioni di euro. Nel 2023 la cifra è salita a 9,5milioni di euro perché c’è stata maggiore produzione di energia elettrica. “Osservo che la Lombardia dà alle province montante come la nostra il 100% dei canoni idrici. Il 60% per il Vco rappresenta il minimo sindacale” chiosa Alessandro Lana.
Torino vorrebbe rimodulare la percentuale dei fondi dei canoni idrici al Vco ?
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