Una fiaba in cui il lago è palcoscenico e protagonista. Ha saputo ammaliare e commuovere il pubblico la prima rappresentazione di Ranotte, produzione di Les Moustaches con Festival Act sull’acqua sul “lagoscenico” di Piazza del Popolo.
Nella placida forma di un tiepido lago, al calar del sole, i pescatori del luogo si imbattono in una pesca abbondante di pesci e pescetti.
Tra loro c’è Ranotte, un giovane uomo con qualche mancanza. Lui non è un bravo pescatore, dal suo tramaglio rovinato, più che trote e anguille, raccoglie cianfrusaglie e vecchi rottami.
Tra gli scherni dei colleghi e inutili carabattole bagnate, Ranotte una sera decide che quella vita è troppo amara per lui. Saluta i pochi averi, posa le reti e si lancia nell’acqua gelida del lago.
Ma è proprio sotto lo specchio dell’acqua che Ranotte farà un incontro, magico e surreale, così che una semplice storia di lago diverrà un’inaspettata fiaba.
Una dolce e pura storia d’amore si può però facilmente trasformare in possesso e violenza. Ed è così che Ranotte, come ogni fiaba, racchiude un messaggio.
Bravissimi i giovani attori che hanno recitato e nuotato e i pescatori del lago e le altre comparse locali arruolate per la messa in scena.
Ranotte sarà in programma fino a domenica.