Nulla di fatto ieri dopo la capigruppo convocata dal sindaco Marcella Severino per risolvere l’impasse del consiglio comunale per la surroga della dimissionaria Carla Gasparro con Fiorenzo Ridolfi.
Severino ha ribadito quanto scritto nella lettera ricevuta dalla Prefettura, che ricordando come la surroga sia un atto dovuto, supportata dal segretario Giovanni Boggi che ha detto essere anticostituzionale opporsi a un diritto di un eletto.
La minoranza è rimasta ferma sulla posizione di votare contro, creando di fatto un pareggio con la maggioranza.
Non è valsa la rassicurazione data da sindaco e segretario sull’assenza di incompatibilità Ridolfi, che è proprio la ragione per la quale la minoranza ribadisce il voto contrario alla surroga.
“Mi aspettavo di trovare un clima diverso – dichiara Andrea Fasola Ardizzoia -, perché il sindaco dovrebbe riconoscere che questa amministrazione al netto della surroga è in grave difficoltà, mi aspettavo delle proposte sui temi fino a fine mandato e proposte di collaborazione. Non è stata comunque smarcata la questione dell’incompatibilità, i dubbi sono legittimi. Io mi auguravo che questo momento storico facesse da spartiacque per una collaborazione su alcuni temi, ma invece si continua con le fazioni e un’idea di città”.
Oggi il segretario comunale ha aggiornato la Prefettura su quanto accaduto ieri sera. Sarà ora Villa Taranto a decidere come procede, potrebbe essere nominato un commissario ad acta per validare la surroga. Il prossimo consiglio comunale dovrebbe tenersi venerdì prossimo 13 marzo.
Stresa, rimane l’impasse: dopo la capigruppo la minoranza conferma il voto contrario alla surroga del dimissionario
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