Ancora 6-6. L’amministrazione comunale di Marcella Severino non è riuscita nemmeno ieri, al termine di un lungo consiglio terminato a mezzanotte, a ottenere la maggioranza per approvare la surroga di Fiorenzo Ridolfi, che entra al posto della dimissionaria Carla Gasparro.
La seduta di consiglio comunale, la cui convocazione era stata sollecitata dalla Prefettura, si sarebbe dovuta tenere venerdì sera, ma era saltata per un errore nelle notifiche ad alcuni consiglieri. E così la decisione era stata di programmarlo per sabato sera. La prima convocazione è stata mandata deserta dalla maggioranza, quindi la seduta è iniziata alle 22 in seconda convocazione. Sindaca e segretario comunale hanno chiesto di svolgere la discussione a porte chiuse e così il pubblico è stato invitato a uscire dall’aula.
Secondo quanto riportato poi, i gruppi di minoranza hanno mostrato email e comunicazioni dalle quali verrebbero avvalorati i dubbi di incompatibilità di Ridolfi, dipendente di Enel X, la società con la quale il Comune di Stresa ha un appalto importante (su bando Consip).
Alla fine quindi ancora nulla di fatto e sarà la Prefettura a decidere come procedere.
Di oggi la dichiarazione dalla minoranza di Andrea Fasola Ardizzoia, capogruppo di Per Stresa: “Nonostante i ripetuti segnali di apertura da parte del nostro Gruppo, nonostante gli appelli per il bene della città, questa maggioranza ha perseverato nel muro contro muro. Ieri abbiamo assistito all’indifferenza e alla negazione di fronte a fatti che rendono impossibile il nostro voto favorevole alla surroga – fatti che dovrebbero indurre anche chi governa a non accettarla. Il senso di responsabilità impone a chi governa una riflessione seria sulla continuazione di questa amministrazione. Speriamo che al personalismo del Sindaco prevalga il buon senso dei consiglieri di maggioranza.”
Stresa, ancora niente surroga. La Prefettura dovrà decidere le sorti dell’amministrazione
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