Le due triple di Riccardo Ramenghi e Gionata Guala sabato nel match tra Omegna e Moncalieri ovvero quanto i giovani che sono importanti nell’economia di una squadra entrano e si ritagliano un momento per loro da ricordare: gli episodi di Fabio Aralossi e Sonia Cottini.
Ci sono gol, punti segnati o canestri realizzati che restano impressi Nella mente. Ovvio che chi è appassionato o addetto ai lavori di sport di gol, punti o canestri ne ha visti tanti ed ancora tanti. Succede però che spesso capita che i vari allenatori diano spazio in quelle partire che rendono possibile la cosa ance al classico ‘bocia’ che va a rimpolpare la rosa. Di solito le squadre hanno sempre come ‘dodicesimo’ il ragazzino o la ragazzina della zona, una presenza discreta li in panchina ma non così impalpabile in allenamento, dove anzi fanno molto del loro. Spesso gli allenatori chiamano questi ragazzi, in campo. Non è allenamento, è partita. Il risultato è al sicuro ed allora arriva il premio: il ragazzino va dentro e sogna, lo fa così bene da ritagliarsi qual piccolo spazietto con un punto, anche solo un punto, realizzato, finendo nel tabellino senza il fatidico ‘ne’. Attenzione però, perché non è che questi ragazzini siano li per caso. No, sono scelti; giovani ma capaci, magari non da serie A ma di certo abili a far bene nel loro sport. Due memorie buttate li? Ci viene in mente il gravellonese Fabio Aralossi, che oggi è un ottimo play in terra di Sardegna. Era la Lega2 Silver del 2013, gara della Paffoni con la Enoagrimm San Severo. Lui, allora diciottenne e appassionatissimo di Kobe (il suo cagnetto si chiama così) Bryant viene chiamato in campo da coach Di Lorenzo, poco tempo dopo la scomparsa dell’amata nonna Irma. Fuori Saccaggi e dentro Aralossi che poco dopo trova un canestro voluto da tutta la squadra esultando con il dito a cielo quasi a dire ‘grazie nonna’ tra gli applausi dei compagni e del palazzo intero. Poco prima, siamo al 3 febbraio 2013 e sempre al Pala Battisti di Verbania, un pochino i teatro dei sogni , si giocava il match di Serie A2 di Pallavolo tra Siamo Energia Ornavasso e Cedat San Vito. Le giallo nere nel pieno di una scalata comunque storica (a fine stagione sarà A1) sono avanti 2-1 contro l’avversario sanvitese, il quarto set è ormai li li per chiudersi e Massimo Bellano, oggi CT del Club Italia Crai, chiama la sedicenne Sonia Cottini in campo. Lei che faceva parte della squadra Under 18 (da qualche anno in forza a Vega Occhiali Rosaltiora), che spesso si allenava ed era aggregata alla prima squadra, entra e la regista greca Koutouxidou la serve addirittura per il match point. Il primo non va ma quando la greca la riserve la palla va a terra: 25-13 e 3-0 Ornavasso con Minati, Ghilardi, Loda e le altre che la abbracciano, applaude tuttoil palasport e pure la gemella Annalisa, pure lei forte attaccante. Sabato ancora al Pala Battisti simil teatro dei sogni, sono arrivati i punti di Gionata Guala, in arte ‘D’Artagnan’, per quel baffetto li simile a quello del moschettiere e quello di Riccardo ‘Lupin’ Ramenghi, perché Lupin? Guardatelo capirete, è uguale al ladro dei fumetti giapponesi da non confondere con Arsene Lupin, quello francese. Dentro tutti e due e tutti e due se la giocano al massimo: prima una tripla di Ramenghi e poi una tripla di Guala che fanno letteralmente esplodere il palazzetto e pure la panchina. Bei momenti, giuste soddisfazioni per chi lo sport lo vive con impegno e passione. Ci siamo limitati a due esempi che abbiamo vissuto di persona ma tanti e tanti saranno altri momenti così, tutti nella mente di chi li ha vissuti da protagonista
Foto: il tiro di Ramencghi nello scatto di Alberto Ossola
GT