Ad Halloween “si dà spazio il più delle volte inconsapevolmente al male e al brutto, ma quel che è peggio è che il tutto lo si offre alle anime innocenti dei nostri bambini”. Lo scrive, in una lettera aperta, il sindaco di Beura-Cardezza, Davide Carigi. Il primo cittadino, da poche settimane anche consigliere di maggioranza in Provincia, rivolge alle famiglie del paese “un appello” in vista di quella che definisce “una controversa ricorrenza che interpretiamo con troppa leggerezza”, nella quale l’ispirazione dei bambini viene presa “nella migliore delle ipotesi da zombie, fantasmi e streghe, con il rischio che in alcuni casi ci si spinga addirittura ad emulare figure ben più inquietanti e malvage come demoni e figure che riconducono all’horror e quel che è peggio all’esoterismo”.
“I nostri bambini non hanno bisogno di questa negatività, soprattutto in giorni dove la Chiesa festeggia tutti i Santi – prosegue Carigi -. Dobbiamo fare lo sforzo di dare un’alternativa ai nostri bambini, alternativa che ovviamente riconduce ai valori cristiani”. Il primo cittadino ricorda “il meraviglioso esempio” di santi come San Francesco d’ Assisi, San Filippo Neri, San Giovanni Bosco, San Domenico Savio e si chiede: “Allora perché dobbiamo spingere i nostri amati figli a queste pratiche e manifestazioni così brutte e insidiose? Pratiche e manifestazioni pagane poi, che arrivano da altre culture avulse dalla nostra gloriosa e prestigiosa storia millenaria di cui il nostro paese si può vantare”.
Nella lettera, Carigi riporta anche un passaggio del prete ed esorcista Gabriele Amorth, secondo cui “celebrare Halloween è come celebrare il demonio. Il quale, se adorato, anche soltanto per una notte, pensa di vantare dei diritti sulla persona”. “Con il male non si scherza”, conclude il sindaco.