“Ancora una volta la montagna ci ha insegnato a rinunciare”: commenta così il Presidente Generale del CAI, il verbanese Antonio Montani, la rinuncia alla vetta del K2 da parte di Silvia Loreggian e Federica Mingolla. Alcuni malesseri legati all’alta quota hanno infatti costretto le due alpiniste a fermare la propria salita. La spedizione italo-pakistana K2-70 era stata organizzata dal Club Alpino Italiano per celebrare il 70esimo anniversario della prima salita sulla seconda montagna più alta della Terra. Insieme a Loreggian e Mingolla anche Anna Torretta e l’ossola Cristina Piolini, purtroppo costrette a restare al campo base rispettivamente per motivi di acclimatamento e per problematiche fisiche. Piolini era infatti salita al campo 2 con i portatori e altri alpinisti, ma durante il tragitto, per schivare una caduta di sassi, ha dovuto fare un balzo che ha provocato il riacutizzarsi di un dolore alla schiena.
Dopo aver raggiunto campo 3 (7300 mt), le due alpiniste rimaste hanno accusato però malessere d’alta quota. Loreggian ha comunque provato a salire a campo 4 (7700 mt) ma è stata obbligata a rinunciare all’impresa. Dell’intera spedizione l’unico in grado di raggiungere la vetta è stato, un po’ a sorpresa, il pakistano Ali Durani, uno dei portatori d’alta quota che ha comunque dovuto avvalersi di ossigeno supplementare. Per Durani si tratta della terza volta in cima alla montagna; arrivò in vetta anche dieci anni fa, per il 60esimo anniversario della prima scalata.