Non si sono fatte attendere le reazioni dopo l’annuncio del sottosegretario alla presidenza del consiglio della Regione Alberto Preioni sulla ristrutturazione dei due ospedali. “Qualche anno fa, quando ero Presidente della Conferenza e Rappresentanza sei Sindaci Asl- sottolinea Gianni Morandi, primo cittadino di Gravellona- dopo l’ennesimo studio indipendente che confermava la necessità dello sviluppo della medicina territoriale e di un unico ospedale, a fronte del quale la Ragione si arroccò dietro alla giustificazione della mancanza di un accordo sulla localizzazione, io li accusai di aver spedito la palla in tribuna visto che ancora una volta facevano finta di niente di fronte all’evidenza dei fatti. Ora se vogliamo continuare il paragone calcistico possiamo dire che stanno facendo “melina”: intanto però chi perde siamo tutti noi che vediamo progressivamente ridursi la capacità della sanità pubblica del Vco di far fronte ai bisogni. Sono ormai trascorsi più di cinque anni da quando hanno deciso di bloccare il percorso che se invece fosse continuato a quest’ora il nuovo ospedale sarebbe stato quasi completo anche se l’avessimo fatto davvero in cima a qualche cucuzzolo; e invece continuiamo a subire la riduzione dei servizi sanitari e la strategia per il futuro pare sia quella di prospettare di demolire e ricostruire gli ospedali esistenti raccontando la favola dei 2 Dea che già oggi esistono solo sulla carta come chiunque ne abbia avuto bisogno può testimoniare. Tutto ciò che di buono ancora c’è, e funziona, lo dobbiamo solo al sacrificio e alla capacità del personale che lavora in condizioni sempre più difficili e che ci sta continuando anche a ripetere che la soluzione prospettata non è quella corretta Non è mai troppo tardi per fare la scelta giusta, chissà che prima o poi tra buttare la palla in tribuna e stare chiusi a catenaccio non entri in campo qualcuno che abbia il coraggio di fare una giocata intelligente- conclde Morandi. Stessa posizione per il collega di Baveno Alessandro Monti. “Il tema fondamentale e attuale della nostra sanità è il progressivo e preoccupante abbassamento dei livelli minimi delle prestazioni sanitarie. Il servizio è ormai inefficace, con tempi “biblici” per le visite, carenza di personale sanitario non attratto dalla situazione attuale, buchi nel bilancio dell’ASL, mancanza di medici di base, la mancanza di personale nelle strutture ospedaliere con il ricorso massiccio e costosissimo ai gettonisti, dirigenti ASL che lasciano il loro incarico e una medicina territoriale allo sbando. Questa è la situazione della sanità oggi. E su questo che mancano innanzitutto le risposte da parte della regione Piemonte e conseguentemente dall’Asl.
La sola risposta di riqualificazione delle due strutture attuali del San Biagio e del Castelli (finite tra dieci anni se va bene) non risponde a questi problemi attuali e alle esigenze di chi ha bisogno di cure e assistenza ora. Inoltre, la decisione della Regione di mantenere due presidi ospedalieri, anziché creare un unico polo baricentrico, alimenta la sfiducia tra i medici, che non considerano questa scelta utile o attrattiva per la loro professionalità. E ricordo a tutti che i due ospedali rimarranno una sorta di “spezzatino” ospedaliero, con reparti divisi tra questi due sedi-conclude Monti
Sanità, sindaci replicano a Preioni
Condividi articolo: