Safari di caccia notturno vietato dalla legge nei boschi di Cannobio scoperto dalla Polizia Provinciale, che ha denunciato due uomini della zona. L’indagine è nata da alcune segnalazioni di spari nel pieno della notte anche a ridosso del centro abitato.
Gli agenti hanno così approfondito risalendo ai due possibili autori e al loro modus operandi. Da un pedinamento dei sospettati sono così intervenuti dopo che alle 3.30 e poi alle 4.45 avevano sparato dei colpi d’arma da fuoco. Bloccato il veicolo, gli agenti hanno trovato a bordo oltre agli occupanti anche due armi, una carica con colpo in canna e pronta all’uso. I due, di Cannobio, appassionati cacciatori, al momento del fermo non avevano selvaggina abbattuta che con ogni probabilità sarebbe stata recuperata in un secondo momento cercando di regolarizzarne l’abbattimento come se fosse avvenuto in tempi e modi nel rispetto della legge.
Gli agenti hanno così battuto la zona degli spari effettuati dal veicolo e grazie al fiuto del cane da traccia Aiko hanno trovato un primo esemplare di cervo maschio giovane, fusone, e di una seconda cerva femmina adulta, nascosta sotto le felci e ginestre.
Armi e cervi abbattuti sono stati così messi sotto sequestro, l’autorità giudiziaria è stata informata e i due sono stati sanzionati amministrativamente per alcune migliaia di euro per una serie di violazioni commesse alla legge sulla caccia. Per loro anche la sospensione del porto d’armi uso caccia e del tesserino regionale per la stagione venatoria successiva.
“L’aspetto che più ci preoccupa – commentano dal comando della polizia provinciale – e nel contempo ci rammarica, sono questi comportamenti, per fortuna di isolati soggetti, che denotano un assoluto menefreghismo del rispetto delle norme, un mancato rispetto etico nei confronti della selvaggina e dei cacciatori onesti. Mettere in atto tali espedienti illegali per abbattere sempre più animali quando le aspettative del risultato di caccia, a oggi sono comunque più che soddisfacenti nel rispetto della legge, denota comportamenti vergognosi e che vanno a danno dell’immagine dell’intera categoria dei cacciatori”.
Safari di caccia notturno vietato dalla legge: due denunce della Polizia Provinciale del Vco
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