Venticinque anni sono per uno sportivo l’età in cui si raggiunge la maturità agonistica, perlomeno in quasi tutti gli sport, in altri si è già vecchi a venti anni. A venticinque anni si inizia a pensare di mettere su famiglia, forse si è ancora ragazzi ma ormai il confine tra l’essere ragazzo o uomo, ragazza o donna è davvero prossimo. Compie 25 anni Ritmica Vco, uno dei sodalizi di punta della Verbania sportiva, uno dei club che hanno regalato titoli al tessuto agonistico del capoluogo, anzi alla Provincia del Vco, che, come si sa, è da sempre molto sportiva. Non stiamo qui adesso a raccontare la storia di questo club; un sodalizio di uno di quegli sport che erroneamente rientra in quelli considerati ‘di nicchia’. Sì, erroneamente; e non ce l’abbiamo certo con quelle discipline che hanno maggior appeal. La questione è di cultura, di immagine, di comunicazione, di interesse delle masse. Il calcio, per esempio, è bello come il basket, la pallavolo, il ciclismo, l’atletica, la scherma e anche la ginnastica ritmica, anche se di questi tempi qualche cosa di strano lo si è letto riguardo gli alti livelli. È lo stereotipo che vuole certi sport come ‘minori’ a fregare tutti, perché forse c’è meno da polemizzarci attorno, perché forse è altro, perché forse creano meno indotto. Eppure, negli anni il club verbanese dell’appassionato presidente Franco Garbini, delle direttrici tecniche Olga e Monica Borrego Marente, spagnole di Cadiz, Andalusia; eleganti ed esigenti come il flamenco, ha fatto cose grandi, altro che sport di nicchia; forse perché non si è seduto sui luoghi comuni. Non stiamo qui nemmeno a ricordare la fila delle giovani ginnaste vincenti, ne buttiamo alcune: Fabiana Serino piuttosto che Sara Bonassi o Lucia Toffolet, Noemi Rossi o ancora Aurora Bogani. Tutte bravissime citate o meno che siano in queste righe. C’è una ragazzina che però ha dato di più, se non altro moralmente, anche se per troppo poco tempo. La sua storia è di quelle che provocano qualche patimento e tanti interrogativi: Veronica Argento. Era una giovane ginnasta del club Veronica, nata nel 1992; una ragazza vispa e intelligente che rincorreva i suoi sogni con il nastro e con la palla. Che però, vai a capirlo il mondo, è volata in Paradiso troppo presto per un male inconcepibile. Era il 9 maggio del 2007. Da quel giorno Veronica, pur in un’altra dimensione, è divenuta una fonte di ispirazione per tutta Ritmica Vco. Ieri, il primo atto ufficiale dei ‘festeggiamenti’ per i 25 anni della società è stato proprio in suo ricordo: all’esterno della palestra del Collegio Santa Maria (perdonate chi scrive, che avendoci passato otto lunghi anni scolastici tra scuole medie e liceo classico fatica a scrivere ‘ex collegio’), casa del club, è stata posta una targa con la scritta: “Che il tuo volo sia sempre fonte di luce per la nostra ispirazione”. Una targa simile è stata poi consegnata alla mamma di Veronica, Laura. Lacrime tante, lacrime di commozione per il ricordo di una ragazzina che è diventata stellina troppo presto ma anche di gioia, per le belle cose fatte in suo nome.
Nella foto Aurora Bogani consegna a Laura, mamma della compianta Veronica, la targa ricordo