Questo sabato 5 luglio iniziano ufficialmente i saldi estivi 2025, che dureranno otto settimane fino alla fine di agosto. Secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio, ogni famiglia spenderà in media 203 euro per l’acquisto di capi scontati con una media di 92 euro pro capite, per un valore complessivo di oltre 300 milioni solo in Piemonte. La quota di persone interessate agli sconti oscilla tra il 50 e il 55% del pubblico, in linea con l’anno passato ma decisamente in caduta libera rispetto a un decennio fa quando circa 7 persone su 10 avevano dichiarato di aspettare l’avvio dei saldi per lo shopping.
Da Moda Italia- Confcommercio segnalano che nonostante le difficoltà legate alla situazione internazionale, l’arrivo dei turisti stranieri offre segnali di speranza. L’andamento delle vendite durante i saldi avrà effetti importanti, influenzando di conseguenza la campagna acquisti per la prossima collezione primavera/estate 2026. Resta il problema della concorrenza sleale, delle svendite anticipate ed e-commerce senza regole. E la soluzione sembra lontana, dicono dall’associazione di categoria e sempre da questa sottolineano che se la volontà è quella che i saldi tornino a essere un momento di acquisto importante, occorre un cambio di passo: non solo un periodo di ribassi ma un’esperienza urbana integrata, capace di connettere lo shopping con l’arte, la cultura, gli eventi, la gastronomia e il turismo. Possono insomma diventare un tassello dell’offerta turistica stagionale.
Vetrine dunque tutte nuove nelle nostre città, con sconti ben esposti. I primi giorni saranno importantissimi per avere il “polso” della situazione anche se più volte la locale sezione dell’associazione commercianti per voce del suo presidente Massimo Sartoretti ha denunciato un avvio degli sconti troppo anticipato rispetto alla stagione.