Abdicare si ma con onore, se la nazionale dell’Australia ha vinto l’oro battendo una Gran Bretagna che è stata attaccata al trenino ‘aussie’ fino alla fine ma ha rovinato tutto per un errore nel cambio dell’esperto Ethan Hayter l’Italia il podio lo voleva. Dopo le prime due prove qualche profeta di sventura di troppo (non solo sui social) si era anche palesato ma i ragazzi del CT Marco Villa in testa avevano la voglia di rimandare le critiche al mittente. Formazione confermata con Francesco Lamon, Jonathan Milan, Simone Consonni e Filippo Ganna. Si parte ed i danesi (Bevort, Larsen, Madsen e Moerkoev) vanno davanti, come al solito. Questa volta però l’Italia va sotto al massimo di un secondo ed appare palese che Simone Consonni passi in testa meno volte del solito dopo il ‘lancio’ di Lamon. Sono Ganna e Milan a ‘menare’ tant’è che giro dopo giro lo svantaggio cala. Al terzo chilometro l’Italia va fortissimo, passa davanti ed i danesi saltano; il trenino biancorosso si sfalda non tenendo il ritmo italiano. L’Italia è di bronzo, il risultato c’è (ma nulla sarebbe cambiato se fosse andata al contrario, questi ragazzi hanno scritto la storia della pista italiana), i sorrisi anche. Tempo finale azzurro 3’44’’197 e via di abbracci con lo stesso CT Villa, col suo vice Bragato ed il resto della truppa azzurra. Dunque, per questo ragazzone verbanese cresciuto sulle alture di Vignone, per molti un pochino orso anche se non è proprio così, due medaglie da Parigi; l’argento della crono contro uno che ha vinto due ori e il bronzo del quartetto battuto solo da una squadra che ha fatto il record mondiale. Forse gli obiettivi sognati erano altri, lo stesso Pippo aveva dichiarato di non porsi limiti ma questo è ciò che è arrivato. Se due medaglie olimpiche sono poca roba per i ‘criticatori seriali’ pazienza. Lo stesso Pippo nel post gara ai microfoni di Stefano Rizzato su Rai 2 non le manda a dire: “Sul carro è facile salire – ha detto – tre anni fa siamo arrivati come sorpresa, avevamo vinto e tutti ci hanno applauditi, dopo ieri invece ‘siamo caduti’ nella considerazione di tanti. Bisogna capire che nello sport a questi livelli di scontato non c’è nulla. Dobbiamo dire grazie a noi stessi, allo staff, ai nostri compagni e a tutti quelle persone che ci hanno appoggiato e sono rimasti sul carro ed ai miei tre compagni che ti fanno tornare il anche quando non lo hai sul volto, per noi il podio è importantissimo”. Olimpiade finita per Ganna? Et voilà la sorpresa; no! Perché il CT Marco Villa ha iscritto il vignonese come riserva nella gara del ‘madison’ la classica ‘americana’ a squadre con i celebri lanci tra corridori che si corre sabato. Sulla carta i titolari saranno Elia Viviani e Simone Consonni ma non si può mai sapere.