Parco Nazionale Val Grande e comune di Caprezzo hanno sottoscritto un protocollo d’intesa finalizzato alla promozione di attività di tutela, valorizzazione e sviluppo sostenibile del territorio comunale. L’atto sancisce la creazione di un “Comitato per lo Sviluppo Locale Sostenibile”, un organismo congiunto che avrà il compito di elaborare e coordinare le azioni di sviluppo del territorio. Questo sarà composto da sei membri, tre nominati dal Comune, tre dal Parco con l’obiettivo di definire le linee guida per un Masterplan che promuova la crescita sostenibile del Comune. Tra gli obiettivi del protocollo vi sono: il miglioramento delle attività agricole, forestali e artigianali, l’introduzione di tecnologie energetiche a basso impatto ambientale, e la promozione di attività turistiche sostenibili che rispettino l’ambiente e valorizzino il territorio. Le azioni concrete e le iniziative specifiche verranno programmate dal Comitato, che si riunirà almeno due volte l’anno, per monitorare i progressi e definire nuovi interventi.
Il protocollo, della durata triennale, non comporta oneri economici diretti per le parti coinvolte, ma si configura come una base fondamentale per il futuro sviluppo del territorio, che avverrà attraverso progetti condivisi e finanziamenti esterni. Sostenibilità, Innovazione e Partecipazione. Il Sindaco di Caprezzo e il Presidente dell’Ente Parco Nazionale della Val Grande hanno sottolineato come questo protocollo rappresenti una grande opportunità per il territorio, sia in termini di crescita economica che di tutela dell’ambiente. “Il protocollo rappresenta uno strumento per realizzare gli obiettivi della legge 394 – ha dichiarato Massimo Bocci, sindaco di Caprezzo – che prevede che i parchi debbano occuparsi di conservazione e sviluppo nello stesso tempo. Sono certo che questo protocollo sarà il trampolino di lancio per molte ed importanti attività.”
“Credo sia importante arrivare a definire dei percorsi insieme alle comunità che costituiscono il Parco – ha aggiunto il presidente del Parco Luigi Spadone – perché solo così si riesce a realizzare davvero il valore delle aree protette ”.