A due mesi dall’alluvione la strada che da Mocogna sale verso le frazioni montane di Barro e Monteossolano nel territorio comunale di Domodossola attende ancora di essere messa in sicurezza. Dallo scorso 17 aprile i residenti di queste due località per bypassare l’arteria franata devono percorrere a piedi un tratto di mulattiera e poi ricollegarsi, sempre a piedi, alla strada comunale.
Il tema relativo ai lavori di ricostruzione del tratto stradale è stato affrontato venerdì pomeriggio dal consiglio comunale. Occasione è stata l’approvazione del debito fuori bilancio di 500 mila euro. Fondi necessari per finanziare le opere di sistemazione della strade danneggiate dal maltempo : oltre Monteossolano anche borgata Baceno.
Sono stati i consiglieri di minoranza a farsi interpreti dei problemi a cui i residenti di Monteossolano e Barro devono far fronte. La leghista Maria Elena Gandolfi. “Oggi siamo qui per approvare uno stanziamento urgente che nessuno di noi si sogna di mettere in discussione. Ma – ha sottolineato – è nostro dovere dare voce a chi da settimane vive il disagio. Sono passati due mesi, come amministrazione non avete preso Misure di sostegno, forse non sufficienti e gli abitanti si sono organizzati come hanno potuto : la spesa trasportata con le carriole, le auto lasciate a valle delle frana, il carburante portato su con taniche. Ulteriore preoccupazione ora i bomboloni del gas che ora sono agli sgoccioli”.
Più comunicazione e soprattutto l’illuminazione del sentiero pedonale che i residenti delle due frazioni devono percorrere anche negli orari notturni è la richiesta avanzata dal consigliere di Fratelli d’Italia, Angelo Tandurella. Richieste sottoscritte anche da Simone Racco di Insieme per Domodossola.
A tutti ha risposto Lucio Pizzi. Il sindaco ha spiegato la tipologia dell’intervento : si lavora per creare una fondazione di cemento armato e la posa di micropali”. Pizzi ha ricordato il lavoro fatto per reperire subiti i finanziamenti necessari per l’avvio delle opere : 290 mila euro e le riunioni fatte con la Protezione civile e gli abitanti. Ha detto di non aver ricevuto indicazioni circa le possibili difficoltà per quanto attiene i rifornimenti del gas. “Gli uffici mi hanno rassicurato circa la fine dei lavori per metà luglio. Non sono soddisfatto della tempistica dell’intervento. Con questo non voglio mettere la croce su nessuno. Alla fine ci metteremo 3 mesi Forse potevamo metterci un po’ meno ? Si forse 15 giorni “ .