Toni accesi hanno caratterizzato ieri sera il confronto tra i frati Cappuccini e i residenti del quartiere domese. E’ stato il tendone degli impianti sportivi ad accogliere il padre provinciale dei frati minori e i parrocchiani arrivati in massa per capire il perché i cappuccini debbano lasciare la parrocchia a partire dalla prossima estate.
Padre Roberto Rossi Raccagni ha spiegato che la missione dei frati non quella di reggere le sorti di una parrocchia. “Questa, la Cappuccina, è stata un’eccezione – ha detto-. E’ stato fatto nei tempi in cui c’erano tante vocazioni. Oggi stiamo riorganizzando il nostro ordine. Il mondo cambia e bisogna adeguarsi”.
I parrocchiani a turno si sono avvicendati al microfono chiedendo un passo indietro e una riflessione sulle ricadute di una simile decisione sul quartiere.
Per la prima volta ieri sera ha parlato il parroco della Cappuccina. Padre Fausto ha incassato applausi a più riprese e rivolgendosi ai suoi confratelli ha osservato : “Grazie della vostra presenza. E grazie anche della passione che ci sollecitate. Ebbene la stiamo facendo tutti”. Rotto il silenzio di queste ultime settimane il parroco ha aggiunto rivolgendosi a padre Roberto : “Io con te ho uno scontro duro. Ti ho detto molte cose. Da me, nessuna di queste cose è però trapelata” lasciando intendere che le indiscrezioni circolate in città negli ultimi giorni siano state messe in giro da altri.” Il problema – ha aggiunto il parroco della Cappuccina – è duplice. Il primo è quello della parrocchia se ci dicono che non possiamo restare sarà cosi. Poi ci sono le opere nate qui. Queste sono nate grazie dalla presenza e dall’attenzione che padre Michelangelo ha avuto con l’aiuto della gente”.
Parrocchia Cappuccina. Il padre provinciale dei frati a Domodossola
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