A meno di clamorose novità, visto che il CT Marco Villa ha iscritto Filippo Ganna quale riserva nella madison di sabato, sono terminate le Olimpiadi per lo stesso Ganna e per Elisa Longo Borghini. C’è dunque lo spazio per un resoconto di quella che è stata la terza avventura a cinque cerchi di entrambi. Due medaglie per il vignonese; l’argento nella cronometro ed il bronzo ottenuto in pista. Una su strada ed una in velodromo come alle Olimpiadi nessun ciclista italiano era ancora riuscito a fare e come solo in sei prima di lui avevano fatto. Un grosso risultato; nella crono, pur con il normale dispiacere di non aver centrato l’oro nel suo grande obiettivo stagionale, Ganna è stato anticipato dal fenomeno Evenepoel, belga che poi ha vinto l’oro anche nella prova in linea. Se ne sono dette di ogni a riguardo; dalla pioggia disturbatrice a qualche traiettoria poco edificante; preferiamo prenderci il bello della prova; un finale eccezionale ed un piccolo miracolo nel non essere caduto, buttando la medaglia alle ortiche, dopo una sbandata in rettilineo. In pista ii quartetto è arrivato a medaglia, sconfitto in semifinale da una Australia che ha stampato il record mondiale; in corsa ci sono anche gli avversari che se vanno più forte sono solo da applaudire. Il cuore di Lamon, Milan, Consonni e Ganna si è visto nella finalina nella quale qualcosa tatticamente si è cambiato e nella quale con il ritmo hanno sfaldato la Danimarca avversaria di sempre. Insomma, non saranno arrivati ori ma i Giochi di Ganna, sempre sostenuto dai tanti tifosi, anche nella sua Vignone, sono stati di altissimo livello. Le Olimpiadi di Elisa Longo Borghini si sono chiuse con le lacrime, lei che nelle precedenti gare a cinque cerchi aveva messo al collo una medaglia. Ottava nella crono dove magari si poteva fare meglio, nona in una corsa in linea molto più dura di quel che potesse sembrare, nella quale è stata nel vivo della competizione facendo ben sperare sino a 15 km dal traguardo quando è arrivata la crisi e le gambe non hanno più risposto agli input della testa. Elisa in maniera tanto candida è andata in TV a chiedere scusa a tutti, cosa peraltro non necessaria. In una stagione ad oggi intensa e vincente una giornata nera può starci, anche se arrivata nel giorno sbagliato; è lo sport questo, e va accettato. Va detta una cosa; li davanti, ancora una volta, in maglia azzurra c’era la campionessa di Ornavasso. A Pippo ed Elisa una giusta stretta di mano.