Scontro istituzionale tra Ornavasso e Gravellona sul tema del nuovo insediamento commerciale a Gravellona, nell’area ex Legatoria del Verbano. Ad accendere le polemiche è stato Filippo Cigala Fulgosi,che ha inviato un documento alla direzione cultura e commercio della regione Piemonte esprimendo il proprio parere negativo. “L’ampliamento delle superfici destinate alla grande distribuzione ha causato gravi problemi alle attività di commercio al dettaglio del nostro comune, con un calo del numero delle imprese attive nel Commercio al dettaglio pari al 26% nel periodo 2013-2023. Avanti così il rischio è che altre imprese del settore chiudano, con conseguenze gravi non solo per il tessuto economico locale ma anche dal punto di vista sociale, con la desertificazione del centro storico, che l’Amministrazione comunale negli anni ha cercato di contenere, anche con importanti interventi di riqualificazione. Il dato più significativo e rilevante – prosegue il sindaco – è rappresentato dal progressivo invecchiamento della popolazione, come nel resto del Paese, per cui la perdita degli esercizi di vicinato rappresenta una grave problematica di carattere sociale, aggravato dalla necessità di spostarsi dal comune per i servizi essenziali, gravare sui familiari e caregiver peraltro in un contesto di riduzione del numero di componenti del nucleo e di limitati servizi pubblici di trasporto”.
Pronta la replica del suo collega Gianni Morandi- ” Ho analizzato bene la situazione su cui si è espresso il sindaco di Ornavasso. Settimana prossima ci sarà in Regione una Conferenza dei servizi per l’autorizzazione commerciale all’apertura di una nuova grande struttura di vendita a Gravellona che non è altro che il trasferimento con ampliamento del Cipir. L’area è già idonea per quel tipo di attività ed è già stato rilasciato il permesso di costruire ma la procedura prevede che vengano informati i comuni contermini che possono esprimersi ma poi la Regione può anche non tenere conto del loro parere. In questo caso non capisco quale danno possa arrecare ai piccoli negozi d Ornavasso, o altri comuni, l’ampliamento di un centro del bricolage che già esiste. Non credo che il parere espresso da Ornavasso possa produrre effetti pratici ma capisco il tentativo di ergersi a paladino dei piccoli contro i grandi che ha un valore molto ideologico che allora andrebbe supportato anche con un parare contrario a tutto il commercio on line e a tutti i grandi centri commerciali. La libera concorrenza porta ovviamente a vantaggi per i consumatori sotto il profilo della possibilità di scelta e del contenimento dei prezzi ma è chiaro che penalizza le piccole attività che subiscono un tipo di concorrenza difficile da sostenere e ovviamente vanno impedite possibile operazioni di dumping da parte dei grandi gruppi ma questo non è nelle possibilità dei singoli comuni-conclude Morandi.