Il gip del tribunale di Verbania, su richiesta della procura, ha disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza per il conducente del furgone che, il 5 agosto scorso, investì e uccise Debora Rolando, 49 anni, che stava percorrendo in bici la strada statale 659 delle valli Formazza e Antigorio, nel Verbano-Cusio-Ossola. La misura è stata eseguita questa mattina dai carabinieri della stazione di Premia. L’incidente avvenne in frazione Piedilago. Il furgone, mentre viaggiava verso Formazza, impattò contro la bici della donna, che proveniva in direzione opposta. L’altro ciclista che si trovava insieme alla vittima rimase ferito in modo non grave.
Fin da subito era emersa la gravità del sinistro stradale, infatti un furgone che percorreva la Statale direzione Formazza, non riuscendo ad arrestare tempestivamente il veicolo, impattava con la vittima che si trovava a bordo della sua bicicletta e percorreva la strada in senso opposto. Dopo la violenta collisione la donna a bordo della sua bicicletta è stata sbalzata fuori dala sede stradale e sul posto il personale sanitario intervenuto in soccorso ne ha constatato il decesso a seguito dell’impatto.
Immediata è stata l’attività d’indagine dei Carabinieri, tra cui i rilievi, il controllo sulle condizioni psicofisiche del conducente e l’acquisizione delle testimonianze al fine ricostruire l’accaduto e dalle quali emergevano delle prime responsabilità in capo al conducente del furgone sulla condotta di guida. Sulla base delle risultanze investigative emerse, il G.I.P. del Tribunale di Verbania, su richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica, ha applicato nei confronti del conducente la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza.
