Non c’è ancora una data per il termine dei lavori del primo lotto di piazza Ranzoni a Intra

Ancora non c’è una data per la conclusione dei lavori del primo lotto di piazza Ranzoni a Intra. È quanto emerso ieri sera in consiglio comunale, in seguito alla interpellanza della capogruppo di Forza Italia Mirella Cristina. Ha chiesto al sindaco se ci sono notizie in merito al termine dell’intervento, che era stato posticipato al 15 settembre.
“Il cantiere – ha detto il sindaco Giandomenico Albertella – è una delle eredità più preoccupanti, dall’anno scorso si sono accumulati ritardi senza il rispetto di alcuna scadenza. Abbiamo chiesto un termine, i lavori nelle ultime ore si sono accelerati, stanno posando le lastre della parte a lago, dovrebbe mancare una decina di giorni per la pavimentazione. C’è anche la parte però a lato monte davanti ai locali. Abbiamo chiesto al direttore dei lavori un nuovo cronoprogramma”. Cristina ha chiesto anche a quale punto è l’iter per il bando che riconoscerà indennizzi alle attività danneggiate dal cantiere. Ha risposto il sindaco: “L’assessore alle attività produttive e il presidente della commissione stanno studiando alcune bozze per fare una valutazione approfondita per l’utilizzo dei primi 100 mila euro per le attività danneggiate. Poi tutto sarà portato in commissione”.
Il Partito Democratico invece è tornato sul tema dell’intitolazione delle scuole Cadorna di Pallanza a Gino Strada con un’interpellanza presentata dal consigliere Giacomo Molinari, che ha chiesto all’assessora all’istruzione Liala Sartori se sia stato aperto un dialogo con l’Istituto Comprensivo Rina Monti Stella sulla richiesta avanzata.
“Difendere l’intitolazione a Cadorna è un atto di rispetto verso la nostra identità culturale e storica – ha risposto Sartori -. Non significa approvare ogni aspetto delle sue decisioni o azioni, ma è un impegno a mantenere viva la memoria di coloro che hanno contribuito a formare la nostra comunità e il nostro Paese”. Ha anche aggiunto che nessun incontro è stato fissato con l’istituto comprensivo.
“La storia è materia viva – ha ribattuto Molinari – e credo che nel nostro contesto storico l’intitolazione a un uomo di pace chiesta da una scuola sia uno sforzo da avvalorare”.