E non sono mancate le reazioni alle nuove chiusure indagini della Procura di Verbania. Per Marcello Perillo, difensore di Tadini, “la procura ha sistemato quello che c’era da sistemare, tenendo la linea indicata dal gup. Nei prossimi giorni farò un approccio in procura per valutare altre strade”. Si riapre così forse un tentativo di patteggiamento per il caposervizio, che pochi giorni dopo la tragedia aveva ammesso di aver apposto i forchettoni davanti ai carabinieri di Stresa. La Procura aveva precedentemente negato il patteggiamento.
Leitner accoglie “con grande soddisfazione” la notizia dello stralcio che porterà all’archiviazione della posizione di Seeber e della società Leitner Spa e si dice dispiaciuta per la mancata archiviazione degli altri, “Certa di poter chiarire sin dalle prossime fasi dell’iter giudiziario le totali estraneità dei propri dirigenti ai fatti contestati e la correttezza del loro operato”.
Secondo l’avvocato di Nerini, Pasquale Pantano, “l’impianto accusatorio si è alleggerito, ma non è cambiato niente. Noi da sempre sosteniamo l’innocenza di Nerini e dal primo giorno diciamo che il verificarsi degli eventi riguarda le norme sulla sicurezza del trasporto e sulla base di questo, non sussistendone i presupposti di responsabilità, il mio assistito era stato scarcerato. Le norme sulla sicurezza dei trasporti violate riguardano il direttore d’esercizio e il caposervizio: sono preposti dallo Stato, e non dall’azienda, alla sicurezza dei trasporti”.
E riferisce all’Ansa che Nerini è “molto contento che almeno la società fosse stata esclusa da responsabilità”.
Mottarone, le reazioni. Tadini potrebbe chiedere un interrogatorio al pm
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