Con “Lugà la Madona” si è conclusa ieri la Festa della Milizia Tradizionale di Calasca, una storia lunga 383 anni. Sfilata per le strade e per i sentieri del paese, vespri solenni e riposizione della statua della Madonna Assunta nel Santuario della Gurva.
La festa si era aperta due domeniche fa con l’omaggio a San Valentino Martire ad Antrogna, a Ferragosto la celebrazione della Madonna Assunta sempre qui alla Gurva.
“Lugà la Madona” significa “metter via la Madonna” e la Milizia vi partecipa a ranghi ridotti.
La Compagnia si è mossa nel pomeriggio in un’unica colonna dalla frazione più orientale di Calasca, Barzona, ricalcando nel suo percorso l’antica mulattiera di valle attraverso le frazioni di Calasca Dentro, Pianezzo, Antrogna, Boretta, Vigino e Molini. Man mano la raccolta dei soldati e l’arrivo al Santuario della Gurva per il Vespro Solenne e la posa della statua della Madonna Assunta nella teca ove rimarrà per i prossimi 11 mesi. E’ la chiusura del ciclo dei festeggiamenti.
La Milizia Tradizionale di Calasca è un vero battaglione a guardia d’onore delle feste d’agosto. Si compone di una sessantina di uomini e la sua origine, come per la Milizia di Bannio, è da ricercare nella Milizia delle Terre creata all’inizio del XVII secolo dal governatore di Milano don Giovanni da Mendoza, marchese della Hionosa. A tale scopo inviò nel 1614 il milanese Ottavio Varone nei territori dell’Ossola inferiore.
Il 15 agosto 1641 tutti i reduci Anzaschini di quella campagna si ritrovarono a Calasca, dove si inaugurò un nuovo santuario, quello della Madonna della Gurva; essi accompagnarono i festeggiamenti scortando la processione ed eseguendo scariche in onore delle sacre reliquie. Da allora ogni anno, con eccezione degli anni flagellati da pestilenze o guerre, i reduci Calaschesi e poi i loro discendenti continuarono questa tradizione.