La lite cominciata via WhatsApp è finita con un faccia a faccia armate di coltelli per due ragazze, poco più che maggiorenni a Domodossola. Si tratta di due vicine di casa, classi 2004 e 2005, residenti in appartamenti sullo stesso pianerottolo di un condominio. Era l’ora di pranzo quando le due hanno iniziato un litigio per mezzo di messaggi telefonici. Non è ben chiaro il motivo del diverbio che però è ben presto degenerato. Da lì è stato un crescendo sino ad arrivare a pesanti insulti e minacce. Alla fine la più giovane si è rivolta alla madre che, per chiarire e far cessare la lite, ha pensato di andare a bussare all’appartamento di fronte per a parlare con la madre dell’altra ragazza. Al contrario, è anche le due adulte hanno iniziato a discutere, scaricandosi reciprocamente le responsabilità. Nel mezzo della discussione una delle ragazze ha staccato dal muro una cassetta in legno porta chiavi e l’ha scagliata in testa alla vicina. Questo ha provocato la reazione della figlia di quest’ultima che, per difendere la madre è tornata in casa e ne è uscita impugnando un coltello da cucina. Stessa cosa ha fatto anche l’altra ragazza e il litigio è continuato sul pianerottolo con lo scambio di minacce reciproche, sino all’arrivo dei militari che, riportata la calma tra tutte le presenti, non hanno potuto fare altro che denunciare entrambe le ragazze per il reato di minaccia aggravata.