Limo Anza, indagini in corso

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A causare la fuoriuscita del limo glaciale nell’Anza provocando la moria di pesci sarebbero state piante che hanno bloccato le valvole delle dighe.

Le indagini per capire cosa abbia causato il deposito di limo glaciale nel letto del torrente Anza vanno avanti. A determinare l’attuale situazione potrebbero essere stati più fattori; o meglio, la somma “di due episodi sfavorevoli”. A dirlo è Jacopo Fogola, direttore del dipartimento nord-est di Arpa Piemonte, al termine dei tre giorni di sopralluoghi nell’area insieme alla polizia provinciale del Vco. “Sembra che tutto nasca a fine agosto, quando c’è stato il collasso di una parte di ghiacciaio e il conseguente rilascio di detriti morenici – spiega -. Poi, il 21 settembre, c’è stato un episodio di pioggia particolarmente intensa che ha determinato l’innalzamento dei livelli della diga di Quarazza, al Lago delle Fate. Hanno dovuto aprire le valvole di fondo per abbassare il livello, ma durante la fase di chiusura si sono incastrate due piante, quindi non sono più riusciti a chiudere le valvole della diga. Questo ha fatto sì che il materiale limoso abbia continuato a scendere verso valle”. Per stimare i danni ambientali, aggiunge Fogola, “occorrono approfondimenti tecnici, ma è un episodio importante, evidente. Le ricadute e i profili di responsabilità invece sono da valutare. Abbiamo tutti gli elementi, raccogliamo anche le autorizzazioni, le concessioni, le procedure autorizzative, le prescrizioni date e valuteremo”.

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