“Come tutte le cose belle c’è un inizio e una fine e così dopo 21 anni consecutivi come direttore sportivo nella categoria Juniores, l’anno prossimo non sarò più in gruppo. Lo ha ufficializzato con un post social lui stesso. Marco Della Vedova scende di ammiraglia dopo una grande serie di soddisfazioni: “Ho fatto tutto questo con tanta passione – prosegue il post – rinunciando e soprattutto sacrificando la mia famiglia e i miei amici ma ora è arrivato il momento di fare una pausa. Vorrei ringraziare tutte le società che mi hanno permesso questo; dalla prima società che nel 2004, appena sceso dalla bici mi ha dato subito fiducia, il Pedale Ossolano, poi il Pedale Castanese, dove sono arrivate le prime grandi soddisfazioni per un decennio, la parentesi in terra Bresciana con l’ Aspirarori Otelli/Verbania, due anni alla Bustese Olonia, quattro anni pazzeschi con i bergamaschi del Team LVF e gli ultimi 4 anni ancora con la famiglia della Bustese Olonia. Ho seguito e conosciuto almeno 180/200 ragazzi con le rispettive famiglie. Ganna, Sobrero, Felline, e Gianmarco Garofoli sono nel World Tour e molti altri in rampa di lancio ci arriveranno ma posso dire che ne ho visti veramente di tutti i colori!! Ho preso parte a più di 1200 gare con oltre 200 vittorie, la prima con Bertolo. Solo il mondiale mi è mancato. Ho girato l’Italia in lungo e in largo, ho conosciuto una marea di appassionati, direttori sportivi, meccanici, massaggiatori, dirigenti. Mi sono arrabbiato, ho gioito, ho vinto tanto, ma non essendo calcio ho perso molto di più. Sicuramente seguirò ancora le corse, ma è dal 1980 che prima come corridore e poi come DS sono impegnato e quindi un periodo di stacco ci vuole”. I motivi? Nessuna grande incomprensione, nessun problema ma solo la necessità di ritagliarsi tempo per gli affetti. Della Vedova dal 2006 è parte importante delle organizzazioni di Rcs Sport quale ispettore di percorso, un ruolo che porta non solo a ‘rendere la corsa sicura’ il giorno della gara ma anche a tanti viaggi, sopraluoghi e non solo perchè tutto va preparato per tempo. Rcs negli ultimi anni ha ingrandito l’impegno con, per esempio, il Giro Donne e quello Under 23, per questo motivo il mergozzese ha scelto di dedicare il tempo che resta alla sua famiglia: alla moglie Lorena ed ai figli Marta e Davide, lasciando la direzione di una squadra. Scelta comprensibilissima; quanto fatto, però, resta negli annali.