Di piatto, di collo, di punta e… di tacco (15)
La rubrica di Roberto Cominoli
LE REGOLE CAMBIANO – Lo sapevate che con l’inizio dei campionati 2022/23 è entrato in vigore il nuovo regolamento aggiornato ?. Sono i soliti 17 capitoli. La regola definitiva e non più temporanea concede di effettuare cinque sostituzioni durante le partite, prima erano 3. Si possono portare fino a quindici giocatori in panchina. Ma rimane invariata la modalità con cui si possono cambiare i giocatori: ogni squadra può interrompere il gioco per un massimo di 3 volte durante la partita (nei dilettanti sono permesse 5 interruzioni). Le sostituzioni effettuate durante l’intervallo, alla fine del primo tempo oppure alla fine del secondo tempo, nei casi in cui le partite proseguano ai tempi supplementari, non vengono considerate come interruzioni del gioco. Quindi in totale gli allenatori possono cambiare uno o più giocatori durante l’intervallo e per massimo tre volte nel corso della partita, rispettando il limite di cinque sostituzioni complessive. È consentita una sesta sostituzione prima dell’inizio dei tempi supplementari o durante lo svolgimento degli stessi solo quando il cambio aggiuntivo sia previsto dal regolamento di quella specifica competizione. Ad esempio è possibile in Coppa Italia. N.B.: il sorteggio di inizio partita spetta soltanto all’arbitro. Fino a quel momento il testo della norma non specificava se la responsabilità del lancio della moneta fosse esclusivamente dell’arbitro… Regola 10: nel caso in cui una partita finisca ai calci di rigore, l’arbitro lancia di nuovo una moneta e la squadra che vince il sorteggio sceglie se calciare il primo o il secondo rigore. Infine sappiate anche questa: durante la battuta di un calcio di rigore può essere ammonito o espulso qualsiasi componente della squadra, compresi i tesserati del club presenti a bordo campo come ad esempio gli allenatori, i preparatori, i medici o il team manager. Pare che prima non si potesse.
IDEA DI GIOCO – Disse Lionel Messi, anni fa: “Non ne avevamo mai parlato, ma Guardiola disse che magari avremmo provato a fare qualcosa di diverso. Un pomeriggio mi ha chiamato e mi ha detto ‘che fai?’, ‘sono a casa’, risposi – ‘allora vieni in città, voglio parlarti’. E lì (nel suo ufficio, n.d.r.) mi mostra un paio di video e poi mi dice: giocheremo con un falso nueve perché non voglio che i difensori centrali abbiano il riferimento, voglio averne uno in più a centrocampo perché per andare a Madrid per vincere dobbiamo avere noi la palla’. Disse ancora Lionel Messi: “Fino a quel giorno non pensavo molto alla tattica, poi con Guardiola ho imparato molto e ho cominciato a capire molto di più sul gioco, sugli spazi, sul possesso palla, sulla gestione del gioco con la palla”. Comunque andarono a Madrid, era sabato 2 maggio 2009 e vinsero 6 a 2. Gol di Henry, Pujol, Messi, Henry, Messi, Piquet. Per darvi un’idea nel Madrid c’erano (nel 4-4-2): Casillas; Ramos, Cannavaro, Metzelder, Heinze; Robben, Gago, Diarra, Marcelo (Huntelaar); Higuain, Raul.
MARCATORI – Serie D girone A. 13 gol Vita Diego (Vado); 12 gol Diop Modou (Asti, 4 rig.); 11 gol Miracoli Luca (Ligorna, 1), Mencagli Mattia (Derthona, 5), Alfiero Vincenzo (Vado, 1), Scalzi Filippo (Imperia, 2); Costantino Dennis (Bra, 1): Girone B. 13 gol Bertoli Marco (Varesina, 2 rig.); 12 gol Gobbi Francesco (Ospitaletto); 10 gol Akammadu Franklyn (Crema, 3), El Hadji Macoumba Gningue (Casatese Merate), Ferrandino Daniele (Folgore Caratese, 1). In Eccellenza A 9 gol di Papagno (Pro Eureka), 8 di Niang (Settimo) e di Rogora (Baveno-Stresa+ Briga). Nel B 11 gol di Capitao (Pro Dronero) e Rastelli (Cuneo Olmo). In Promozione A Nobbili (Dufour Varallo) ne ha segnati 15, come Zullo della Druentina nel B. in Prima A comanda Alessandro Elca del Piedimulera con 15. In Seconda A con gli stessi 15 gol un certo Matteo Primatesta dell’Esio Verbania.
IL LIBRO – “Tutti i numeri del calcio”, di Chris Anderson e David Sally, Mondadori Strade Blu 2016, 20 euro. Dal risguardo di copertina: Gli autori dimostrano “scientificamente” alcune verità sorprendenti e spiazzanti – non subire gol vale più che segnarne (e fin qui…), i calci d’angolo non fruttano granchè, la squadra che effettua più tiri in porta vince solo in poco più del 50 % dei casi, il peggior giuocatore “pesa” più del fuoriclasse, l’allenatore incide solo per più o meno il 15 %, cioè molto meno del puro caso, della fortuna. La loro conclusione: “ Di una cosa siamo certi, a lungo termine: nel calcio l’innovazione e la tecnologia vinceranno, i migliori giocatori, allenatori e club che si adatteranno, vinceranno. L’analisi statistica nel calcio avrà un ruolo cruciale…”. Sarà vero ?