Insultata sui social perché difende l’uomo che ha tentato di sfregiare una donna a Verbania. E’ un fatto gravissimo, successo all’avvocata Elisa Indriolo, legale del sessantatreenne in carcere da sabato 28 dicembre. Un caso che ha destato scalpore in tutta Italia e ha avuto risonanza sui media nazionali, e sui social. Dove si scatenano gli odiatori che si sa non risparmiano nessuno, nemmeno una professionista che svolge il proprio lavoro (con l'”aggravante” per gli odiatori di essere donna).
In difesa dell’avvocata interviene la Camera penale di Verbania, che esprime solidarietà alla collega, che ha ricevuto “pesanti commenti denigratori alla propria persona e alla sua funzione di difensore”.
“Vogliamo ricordare a tutti – rimarca il presidente Garbiele Pipicelli – che l’avvocato svolge una funzione garantita dall’articolo 24 della Costituzione, disapprovare il fatto di difendere pur chi è accusato d’aver commesso un fatto odioso è un atteggiamento pericoloso in quanto mette in discussione il diritto di difesa”.
Il difensore nell’esercizio della sua funzione, prosegue Pipicelli, “non difende il reato, non può essere confuso o assimilato all’autore del reato, ma mette in condizioni la persona di esercitare il proprio diritto di difesa, pilastro della civiltà del diritto in nome del quale vi è stato pur chi ha sacrificato la propria vita, come accadde all’avvocato Fulvio Croce negli anni Settanta, quando venne ucciso proprio perché non si sottrasse all’esercizio del ministero di difensore”.
Insulti social all’avvocata dell’uomo che ha tentato di sfregiare la compagna: la solidarietà della Camera Penale di Verbania
Condividi articolo: