Insulti sessisti sui murales di Intra contro l’eurodeputata Silvia Sardone.
A condannare il gesto per primo è stato il gruppo di Forza Italia: “Ancora vandalismi ai danni dei murales sotto il ponte sul torrente San Bernardino di Intra. È il secondo episodio in meno di un anno. Un gesto grave, non solo perché danneggia uno spazio pubblico, ma perché colpisce un progetto nato dal basso, portato avanti da giovani della nostra Città che hanno scelto di mettersi in gioco per migliorarla. Chiedo che l’amministrazione comunale autorizzi il ripristino, come già aveva fatto nei mesi passati, ma soprattutto che la giunta Albertella affronti finalmente e seriamente un problema più ampio: quello della sicurezza in quell’area e in altre zone di Intra come il parco Besozzi Benioli, altra questione che la nostra capogruppo Mirella Cristina ha recentemente segnalato”. La denuncia arriva dal consigliere comunale di Forza Italia a Verbania Samuele D’Alessandro. Tra le scritte comparse sui muri del sottopassaggio, anche un insulto diretto all’eurodeputata Silvia Sardone.
I murales sono stati realizzati nel 2023 e rifatti nel 2024 dall’associazione VperVco nel corso dell’ amministrazione Marchionini, un progetto che rappresentò fin da subito un esempio concreto di partecipazione giovanile alla cura dello spazio urbano.
E’ intervenuta anche la Lega: “Condanniamo fermamente gli insulti sessisti alla nostra eurodeputata Sardone – ha dichiarato il segretario Enrico Montani -, comparsi in queste ore sui muri della città di Verbania. Le nuove generazioni vanno educate al rispetto dell’altro, uomo o donna che sia, al pensiero critico, allo scambio di idee fatto coi contenuti e non con la volgarità. Piena solidarietà a Silvia da tutta la Lega Vco e l’augurio che le forze dell’ordine individuino presto i responsabili”.
Il sindaco Giandomenico Albertella ha risposto condannando il gesto invitando a Verbania l’on. Sardone: “La violenza è tale e non conosce giustificazione alcuna. Le offese all’eurodeputata Silvia Sardone devono indignare tutti, senza mezzi termini. Non si tratta di coprire le scritte volgari su un muro, questo è facile. La parte complessa ma irrinunciabile è l’insegnare il rispetto e il valore della libertà di pensiero e parola del prossimo. E se vogliamo educare al rispetto della donna, non servono slogan contro il sessismo ma condanne ferme a ogni forma di violenza. Quando l’eurodeputata Sardone è stata minacciata fin della vita, quando ad essere minacciati sono stati anche i suoi figli, abbiamo sentito dilagare nelle aule pubbliche un silenzio inquietante, seguito da una serie di distinguo. Non ci sono virgole, non ci sono postille: la violenza non può essere tollerata. Esprimiamo quindi massima solidarietà all’Eurodeputata, che avremo l’onore di ospitare prossimamente a Verbania (data e orario sarà comunicato appena possibile, ndr). Perché alla violenza si risponde con la fermezza del pensiero e della parola. Siamo una città democratica e libera!”
La stessa Sardone, sui social, ha ripreso la notizia commentandola: “Ancora insulti volgari sui muri. Questi “fenomeni” pensano di farmi del male o intimorirmi così? Sono solo patetici!”
Insulti sessisti all’eurodeputata Sardone. La condanna di Fi e Lega. Albertella la invita a Verbania
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