Il ponte di via San Giovanni Bosco, sul torrente San Giovanni, è a rischio. Lo dice la relazione dell’ingegner Fabio Torri al quale l’amministrazione comunale precedente aveva affidato uno studio sulla sicurezza nel 2019 e depositata a maggio 2021. Il sindaco Giandomenico Albertella afferma di esserne venuto a conoscenza solo in questi giorni. Oggi sono stati presi i primi provvedimenti per vietare il transito ai mezzi sopra le venti tonnellate. Per la messa in sicurezza ci vorranno circa 3 milioni di euro.
Intanto il comando di Polizia Locale ha predisposto le prime misure: sarà vietato il passaggio sopra le 20 tonnellate e sarà anche apposto un cartello che indica che potrà transitare solo un mezzo pesante alla volta. «Abbiamo avvisato le società Vco Trasporti e Saf – spiega il comandante della Polizia Locale Andrea Cabassa -. Inoltre, obbligheremo i camion che partono dalla zona industriale della Cartiera di Possaccio a svoltare verso Trobaso. Monitoreremo la situazione per una ventina di giorni per capire come intervenire ulteriormente, se mettendo un semaforo al ponte o disponendo un restringimento di carreggiata».
Torri ha predisposto già il progetto definitivo per la messa in sicurezza. «Da quando abbiamo saputo non abbiamo perso un giorno – ha aggiunto Albertella -. Intanto abbiamo chiesto di terminare il progetto, che sarà inserito nel documento unico di programmazione per il 2025. Ci vorranno circa tre milioni di euro per l’intervento, cercheremo i fondi tramite Regione e Ministero. Non spetta a noi spiegare perché non sia stato fatto niente fino ad ora».
Il problema era stato denunciato nei giorni scorsi dal presidente del Quartiere Est Ettore Francioli, con una nota inviata ai giornali e ha informato Prefettura e Procura. «Come presidente del Quartiere Verbania Est e fruitore quotidianamente di quel ponte, sono stupito e preoccupato – ha scritto Francioli -. Stupito perché quella relazione, che da quattro anni è nelle mani di tecnici e amministratori, non è mai stata divulgata, non solo all’opinione pubblica, ma nemmeno ai Quartieri che hanno il diritto di sapere se sussistono potenziali situazioni di pericolo. La mia preoccupazione deriva dal fatto che, se è vero che non esiste un pericolo imminente di crollo, certi rischi vanno tassativamente ridotti».
Il ponte di Via San Giovanni è a rischio: divieto di transito per i mezzi sopra le 20 tonnellate
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