Un uomo di circa 40 anni, con braccialetto elettronico, è stato arrestato dai carabinieri di Domodossola in esecuzione di un’ordinanza che ha aggravato la misura, già disposta a suo carico nei mesi scorsi, di divieto di avvicinamento alla moglie per reati da codice rosso. L’uomo era infatti stato allontanato dalla casa familiare e indossava il braccialetto elettronico, ma continuava ad avvicinarsi alla donna e a tempestarla di messaggi telefonici.
Il primo episodio portato all’attenzione dei militari risale all’ottobre scorso: dopo una lite, la donna era stata costretta dal marito a salire su un treno Eurocity diretto a Milano per mandarla via dalla città. Era stata soccorsa dai carabinieri di Stresa, che l’avevano trovata in pigiama e a cui aveva spiegato che l’uomo l’aveva aggredita e percossa, perché stava usando il proprio telefonino.
Gli avvocati difensori di lei e del figlio, anche lui vittima di minacce, Marisa Zariani e Gabriele Pipicelli, ai nostri microfoni proprio nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne avevano sottolineato come nei confronti dell’uomo fosse stato chiesto solo il divieto di avvicinamento, e tra l’altro non c’era un braccialetto elettronico disponibile nell’immediatezza. Le uniche “recluse”, tra virgolette, avevano rimarcato gli avvocati, erano la donna e la figlia minorenne da un mese e mezzo ospitate in una casa protetta.
Ora l’uomo si trova in carcere a Verbania.