Rinviato a data da destinarsi, ammesso che possa esserci, il trasferimento dei 33 migranti che, dalla Sacra Famiglia, avrebbero dovuto trovare ospitalità nell’ex albergo Sant’Antonio in crociera a Gravellona, acquistato nei mesi scorsi dalla società Sama Evolution che ne avrebbe voluto fare un Cas, in accordo con la Prefettura e come spiegato nell’incontro pubblico di fine luglio. La gestione sarebbe stata di Verbania Hotel, associazione che già gestisce l’ostello comunale di Pallanza e che recentemente ha aperto un Cas a Brovello con 23 richiedenti asilo. Usiamo il condizionale perché, al netto delle dichiarazioni della proprietà che interpellata ha spiegato di voler proseguire nel suo progetto, non mancano gli ostacoli. “Ci sono diverse cose da sistemare per adeguare i locali così come prescritto dall’ Asl e sono i motivi per i quali è stata rigettata l’ istanza dal SUAP- spiega il sindaco di Gravellona Gianni Morandi. Le criticità maggiori riguardano l’abbattimento della barriere architettoniche. ” A questo punto la proprietà dovrà decidere se ripresentare il progetto con tutti gli adeguamenti richiesti che ovviamente comportano dei costi non banali, o altrimenti fare altre scelte. Noi siamo pronti a collaborare in qualsiasi caso come abbiamo sempre fatto-la conclusione di Morandi.