Ancora una morte sul lavoro nel Vco. È successo questa mattina presto, a Pieve Vergonte, nel cantiere di un’abitazione privata lungo la strada per Fomarco. La vittima è Stefano Bargiga, 41 anni.
Secondo le prime ricostruzioni dei funzionari dello Spresal dell’Asl Vco, Bargiga stava lavorando a circa 7 metri di un’impalcatura quando, per cause al vaglio, è caduto a terra. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime. Sul posto è arrivato l’elicottero del 118. Il quarantunenne è stato trasportato all’ospedale Maggiore dove purtroppo è morto poco dopo il ricovero per le ferite riportate.
Bargiga lascia la moglie e una figlia. La famiglia è molto conosciuta a Pieve Vergonte.
Una notizia che arriva a pochi giorni di distanza da un’altra morte, quella di Ronal Kercyku, frontaliere verbanese di 47 anni, in un cantiere in Canton Ticino.
Il segretario generale della Cgil Novara Vco Attilio Fasulo ha commentato l’accaduto in una nota. “Una nuova morte sul lavoro nel nostro territorio, un nuovo dolore, una nuova spinta a chiedere di prestare la massima attenzione sul rispetto dei protocolli della sicurezza e a fare di tutto per attenzionare l’opinione pubblica: dobbiamo obbligarci a sentirci tutti parte di una stessa comunità che dal lavoro dovrebbe trarre vita ma che di lavoro continua a morire”.
Prosegue Fasulo: “In questi anni la CGIL è stata in prima linea con mobilitazioni e scioperi, in tutta Italia e nel Vco, dove continuiamo a richiedere la convocazione da parte del Prefetto per la costituzione di un tavolo permanente sulla Salute e Sicurezza non limitato al settore dell’edilizia (già esistente); noi continueremo a fare la nostra parte ma occorre che anche le istituzioni facciano la loro”.
Ancora una morte bianca. E’ successo a Pieve Vergonte. La vittima è Stefano Bargiga
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