Cosa sta succedendo nel Vco ciclistico? Oddio non si pensi male, si tratta solo di cose belle. Fatto sta che da più parti, negli ambienti e su più siti specializzati di due ruote si da per molto, molto probabile, un arrivo del Giro d’Italia sulle nostre strade, più precisamente in Ossola, il prossimo anno. Vediamo di capirne di più tenendo conto che non dovrebbe mancare tantissimo alla presentazione della corsa rosa 2025 che di solito avviene tra fine ottobre e le prime settimane di novembre. Cosa si sa del Giro del prossimo anno? Di ufficiale nulla o quasi; manteniamo il condizionale anche per le cose che però solo definite e solo da annunciare e che si dicono in giro: partirà dall’Albania con un prologo a Tirana e due tappe di cui una a Valona ed una più impegnativa, si sa che rientrerà in Italia dalla Puglia, che toccherà ancora il Golfo di Napoli (si parla di Pompei) e l’Abruzzo, toccherà Fermo e Siena, passerà dall’Emilia Romagna (poche settimana or sono le testate giornalistiche della Riviera Romagnola spifferavano di un arrivo a Bellaria Igea Marina), farà tappa a Vicenza e proporrà una bella crono al Montello. Da qui le grandi montagne; non si sa molto se non di un arrivo in quel di Gorizia e di una ulteriore tappa in Friuli (ne ha parlato il governatore), si dà per fatto un arrivo a Cortina d’Ampezzo (possibile al Col Drusciè), ci sarebbe un tappone dolomitico ed un arrivo a Bormio probabilmente non in città. Ed ecco le indiscrezioni che parlano di Vco, apparse per esempio su Bicisport, Tuttobiciweb ma anche su testate locali quali Aostaoggi. Dopo Bormio il Giro ripartirebbe dalla bergamasca per puntare al basso Piemonte (si parla delle zone coppiane) e da lì arriverebbe da noi in vista degli ultimi quattro giorni di corsa. Le località ‘uscite’ su siti e giornali citati sono Cascata del Toce e Macugnaga ma dopo aver tentato qualche ‘indagine’ non ci risulta (almeno ad ora) che le due località possano accogliere la corsa rosa. Più possibile, se davvero il Giro arrivasse e continuiamo a parlare di indiscrezioni, che la frazione possa terminare al Lusentino, nel parcheggio di Domobianca 365. La stazione sciistica domese, che il gruppo Altair ha rivoluzionato alla grande rendendola attiva tutto l’anno, da tempo è interessata ad accogliere il Giro e la salita che porta al traguardo, seppur non lunghissima, è decisamente interessante (10 km, pendenza media 7.9%). Nulla di definito ma qualche ‘chiacchiera’ tra il team di Paolo Zanghieri e lo staff di Mauro Vegni c’è sicuramente stata ed ovviamente le bocche sono ‘sornionamente’ cucite. Dopo l’eventuale Ossola la corsa ripartirebbe da Borgomanero (e qui è segreto di pulcinella che dopo aver accolto in estate il Giro Next Gen ed in attesa dei Gran Piemonte il 10 ottobre il sindaco Sergio Bossi punti forte ad una partenza della corsa rosa del grandi) per la valle d’Aosta con La Thuile e Ayas come località plausibili per una tappa di montagna in vista del penultimo giorno tostissimo a Sestriere presumibilmente con il Colle delle Finestre da scalare. Finita questa tre giorni tutti a Caselle, aereo, trasferimento a Roma per il gran finale, probabilmente a cronometro. Così stanno le cose, sono solo indiscrezioni ma vanno rilevate e raccontate; da qui a dire che sia fatta sembra essere un pochino presto; ricordate il 2014? La tappa che pareva definita tra Santa Maria Maggiore e Ceresole Reale che poi venne tagliata? Ecco; ci sta ancora tutto; le voci però ci sono e se son rose, come si dice, fioriranno. Ovviamente ‘vi faremo sapere’.