Anche queste, come quella apparse su varie testate giornalistiche nel passato e che avevano riportato, sono solo indiscrezioni anche se questa volta decisamente meno indiscrezioni e più notizie. Tanti i rumors e le notizie serpeggianti nei giorni della classiche italiane di fine stagione del ciclismo dalla Tre Valli Varesine al Lombardia attraverso il Gran Piemonte. Riguardano ovviamente le grandi corse a tappe della prossima stagione. Intanto il Tour de France che non sconfinerà in Italia, almeno nel 2026. Niente paventata partenza varesina, cosa che peraltro Renzo Oldani, patron della Tre Valli Varesine che mantiene ottimi rapporti con il direttore della Grand Boucle Christian Prudhomme, aveva già confermato da tempo. Chi vorrà vedere il Tour de France, che sarà presentato il 29 ottobre, dovrà accontentarsi degli arrivi alpini all’Alpe d’Huez ed a La Plagne successivi ai Pirenei (si torna dopo oltre trenta anni a Superbagneres) ed al Mont Ventoux. Capitolo Vuelta e Espana. Ci sarà o no la ‘Grande Partenza’ piemontese? In agosto durante la corsa iberica sia i membri dell’amministrazione regionale sia il ‘director’ Javier Guillen parlavano di ‘dettagli da sistemare’ ma ancora non vi sono stati annunci. Addirittura su qualche testata si è letto di ‘rinuncia’ che però non pare veritiera. Ad oggi resta in piedi l’ipotesi delle tre frazioni italiane con la partenza o da Torino o dalla Reggia di Venaria ma tutto tace anche riguardo la possibilità di Novara coinvolta in questo progetto come spifferato da tempo proprio dalla Regione. Ed il Giro? Eccole qui le ultime; se nelle scorse settimane si era parlato di un arrivo in Ossola nel 2025 si può dire abbastanza certamente che questo non ci sarà. Le località di Macugnaga e Cascata del Toce erano comparse tra giornali e siti ma obiettivamente parevano frutto di boutade o cose del genere, diverso il discorso per Domobianca: i contatti tra lo staff di Paolo Zanghieri e gli organizzatori di Rcs sono un segreto di pulcinella e portare la corsa al Lusentino è un sogno-obiettivo del Gruppo Altair ma a quanto si dice negli ultimi giorni almeno per il Giro dei professionisti ‘rien a faire’. Per Giro Donne o Next Gen discorso diverso ma nessuno spiffero. E Borgomanero? Anche qui voci contrastanti perché se il sindaco Bossi ha confermato di volere da anni una partenza di tappa ed ha commentato sornione ai nostri microfoni le voci sul 2025 dicendo: “Non posso confermare nulla riguardo una partenza da Borgomanero verso la Valle d’Aosta”, le ultimissime news paiono però portare ad un no con gli organizzatori che guarderebbero ad altri lidi anche se si sa che le cose possono sempre cambiare in extremis. Dopo le montagne una frazione interlocutoria arriverebbe in Lombardia o meglio in Brianza (Cesano Maderno?) per poi andare verso il basso Piemonte. La terzultima tappa che finirà in Valle d’Aosta partirebbe dal Biellese, se non addirittura da Biella ed anche la penultima frazione a Sestriere, come già annunciato dal sindaco della stagione sciistica cara alla famiglia Agnelli, non muoverà dalla rive dell’Agogna. Il Giro dovrebbe essere presentato il giorno 11 novembre probabilmente insieme a quello femminile: staremo a vedere ma a quanto pare per rivedere la corsa rosa sulle nostre strade bisognerà attendere almeno il 2026.