Il 14 marzo è la Giornata Nazionale del Paesaggio, promossa dal Ministero della
Cultura per diffondere la cultura del paesaggio e sensibilizzare i cittadini sui temi
della salvaguardia del territorio e della sostenibilità ambientale, attraverso una serie
di attività dedicate.
Il Museo del Paesaggio di Verbania anticipa insieme con le scuole del territorio e
propone giovedì 13 marzo dalle ore 10 alle 12.30 il convegno sul tema “La Via del
Marmo”. Appuntamento a Casa Ceretti a Verbania Intra (via Roma 42). L’ingresso è
libero.
Nel corso della mattinata si alterneranno illustri relatori. Coinvolta la Città
Metropolitana di Milano con il Responsabile Servizio Sistema Turistico
Metropolitano Arch. Cosimo Damiano Meleleo, con la Consigliera delegata al
Turismo e Marketing Territoriale Avv. Aurora Impiombato e con l’Avv. Giorgio
Grandesso, Direttore del Settore Turismo e Marketing Territoriale.
Parteciperanno il Presidente nazionale del Club Alpino Italiano Antonio Montani, il
direttore del Parco Nazionale della Val Grande Michele Zanelli e ancora il
Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi con l’Arch. Chiara Pisoni. L’evento gode del
patrocinio dell’Ordine degli Architetti No Vco e dell’ Associazione Architetti Arco
Alpino.
“Parleremo di Via del Marmo intesa come risorsa storica, contemporanea dal
punto di vista paesaggistico ma soprattutto evidenzieremo le sue potenzialità per il
futuro – spiega il presidente del Museo del Paesaggio, Carlo Ghisolfi- . L’idea
progettuale di Città Metropolitana di Milano è quella di riaprire la Via del Marmo
attraverso i Navigli, il Ticino, il Lago Maggiore e il fiume Toce.
Il paesaggio era stato adattato alle esigenze produttive dell’epoca: il trasporto dei
blocchi di pietra dall’Ossola a Milano per la costruzione del Duomo; oggi lo stesso
rappresenta un’importante risorsa economica legata al turismo. Parleremo di valore
del paesaggio – conclude Ghisolfi – , della sua conservazione ma anche del suo ruolo
in termini produttivi”.
Siamo nella seconda metà del XIV secolo, la Via del Marmo è il percorso dei blocchi
di marmo dalle cave di Candoglia di Mergozzo, in Val Grande, e fino al cuore di
Milano, nel cantiere aperto per la realizzazione del Duomo.
Un viaggio di circa 100 chilometri via acqua perché era il modo più semplice per
trasportare il materiale che allora venne impiegato per la costruzione del simbolo del
capoluogo lombardo e che ancora oggi viene utilizzato per il costante restauro della
cattedrale.
La Via del Marmo fu poi per secoli la via delle merci che dal Lago Maggiore e dalle
valli circostanti dovevano giungere a Milano. Una storia non così lontana: l’ultimo
barcone carico di merci attraccò in Darsena nel 1979.
Questo itinerario sull’acqua e i suoi paesaggi rappresentano ora una straordinaria
occasione in termini turistici, il suo recupero permette di conoscere non solo le
antiche vie navigabili ma anche i borghi, le storie, la natura, i gioielli architettonici
che costellano il tracciato.