Si sono gettate le basi per uno scambio culturale, ma soprattutto informatico e industriale, tra il liceo “Enrico Fermi” di Arona e una delegazione del “Metropolitan School District” di Busan, cittadina della Corea del Sud venuta in visita all’Istituto. Accolta con l’inno di Mameli, cantato da Emma Borsani, allieva del “Fermi Orchestra”, è seguito il saluto delle autorità, la vice sindaco Marina Grassani e assessore Monica D’Alessandro. Con la traduzione di miss Anna, è intervenuto un esponente del ministero del Busan, è seguito l’intervento di Valentina Gioia, in rappresentanza di Laica, e Roberta Massaro vicepresidente “Giovani Industriali” del territorio. Gli allievi dell’Istituto hanno manifestato interesse con attenzione. I saluti di Gabriella Colla hanno preceduto l’esposizione del progetto “Ricordando Enrico Fermi” in occasione dei 70 anni dalla morte dello scienziato a cui è intitolata la scuola. Il progetto di “Liceo Classico in festa” che ha avuto come tema “logos”, ovvero la parola, è stato illustrato da Chiara Fioramonti. Mentre Maurizio Gnocchi ha spiegato i progetti coordinati dalla professoressa Colla, come il video “Genau” elaborato dagli studenti della classe 4C, finalista al concorso “I Giovani ricordano la Shoah”. Alla delegazione dell’Est Asiatico è stata consegnata la “Charta universale del rispetto”, un messaggio di pace senza confini. Roberta Fedele, docente di educazione fisica, ha spiegato l’impegno nelle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina del 2026 e quelle del 2030 tra Piemonte e Francia che vedranno allievi partecipare agli stage. La dirigente Clara Ilardo ha concluso:”I docenti, coinvolti nell’accoglienza, sono impegnati su vari fronti nella promozione dei valori della tolleranza, della pace e del rispetto per le diversità culturali, in una dimensione educativa globale. Ritengo che le esperienze internazionali arricchiscano la formazione degli studenti e favoriscano lo sviluppo di competenze industriali e informatiche per operare in contesti multiculturali. L’obiettivo sarà quello di ampliare la rete di contatti europei ed extraeuropei, per implementare il processo internazionale dell’Istituto”.