Iniziano le ‘classiche del nord’, la sequela di corsa in linea più spettacolare della stagione tra Belgio, Francia ed Olanda con tre ‘monumenti’, altre corse storiche ed altre minori che lassù vengono chiamate ‘semiclassiche’. Iniziando dalle corse maschili che vedranno in corsa Filippo Fanna dopo la bellissima Milano Sanremo si comincia venerdì con la semiclassica, comunque storica, E3 Saxo Classic; partenza ed arrivo ad Harelbeke dopo 208.8 km. È praticamente un piccolo Fiandre, con nel tracciato 17 muri da affrontare; in sequenza Katteberg, La Houppe, Kanarieberg, Oude Kruisberg, Knokteberg, Hotondberg, Kortekeer, Taaienberg, Berg Ten Stene, Boigneberg, Eikenberg, Stationberg, Kapelberg, Paterberg, Oude Kwaremont, E3 Col – Karnemelkbeekstraat e Tiegemberg. Roba tosta. Domenica per Pippo spazio alla Gand Wevelgem, questa sì classica a tutti gli effetti. La Gand Wevelgem in Flanders Feld, per essere precisi, con organizzazione Flanders Classics. La gara maschile, che in precedenza era un festival di velocisti (si ricordano, per esempio le tre vittorie di Mario Cipollini nel 1992, 1993 e 2002) è adesso un pochino più dura: 250 km di corsa con partenza da Ypres ed arrivo in Vanackerestraat a Wevelgem. Da affrontare un tratto di pavè e nove muri in programma, Scherpenberg, Baneberg, Monteberg, Kemmelberg (dal versante del Belvedere), Monteberg, ancora Kemmelberg al Belvedere, Scherpenberg, Baneberg e Kemmelberg dal versante dell’ossario che ricorda i caduti della Grande Guerra. Decisivi di solito i tre passaggi al Kemmelberg, totem della corsa, ma dallo scollinamento all’arrivo ci sono 24 km che possono rimescolare tutto. La gara femminile misura 168 km sempre con partenza da Ypres ed arrivo in Vanackerestraat a Wevelgem e si corre dopo la classica maschile. Da affrontare un tratto di pietre e cinque strappi; in sequenza il Scherpenberg, il Baneberg, il Monteberg il Kemmelberg Belvedere, ancora il Baneberg e nuovamente il Kemmelberg all’ossario. Ci sarà Elisa Longo Borghini, non Francesca Barale. Gara che si può vincere attaccando ma che ancora oggi sorride alle ruote veloci.