Bella intervista oggi su Tuttobiciweb per Filippo Ganna, alla inviata in Belgio di Tuttobiciweb Giulia De Maio. Ne riportiamo un pezzo inerente alla Parigi Roubaix di domenica. Alla domanda su cosa sia pedalare sul pavè il vignonese ha risposto: “Un vero fastidio, ma di quelli affascinanti che ti costringono a tornare ogni volta per migliorarti. Per dare l’idea a chi non ha mai provato quel pavè scassato è come finire in una lavatrice… Non sai mai come ne uscirai. Indubbiamente è bellissima da vedere, ma non da fare. Devi essere un autolesionista per dire che ti piace correrla; ti presenti al via perché è storica e sarebbe stupendo averla nel palmares. L’ho vinta da Under 23, nel 2018 sono finito fuori tempo massimo, nel 2019 non sono riuscito a portarla a termine, nel 2022 ho chiuso trentacinquesimo e nel 2023, quando vinse Van der Poel finii sesto. Non l’ho mai preparata bene come quest’anno quindi spero di migliorare i precedenti risultati”. Intanto oggi Pippo ha testato tutti i settori di pavè in cinque ore di uscita. Unico neo; le previsioni del tempo non sono così buone per domenica e se dovesse piovere una corsa già di per sé dura diventerebbe ai limiti del proibitivo ed ancor più insidiosa.
Nella foto ASO il pavè del Carrefour de l’Arbre, punto cardine nel finale di corsa.