Bella intervista di Filippo Ganna quest’oggi alla Gazzetta dello Sport, il vignonese della Ineos Grenadier ha parlato con il valido collega Ciro Scognamiglio, penna di vaglia di cose ciclistiche, alla vigilia della partenza del Baloise Tour of Belgium; ecco alcune parte interessanti, la prima riguarda la voglia di puntare ad entrambe le maglie tricolori: “Gli obiettivi sono confermarmi nel tricolore a cronometro e cercare di conquistare per la prima volta quello in linea – ha detto – ma so che, in questo secondo caso, sarà tutt’altro che semplice. Ci saranno squadre con tanti corridori, avversari agguerriti, mentre io come compagno avrò solo Salvatore Puccio, comunque ci proveremo”. Pippo al Tour in maglia tricolore? Come di recente Gianni Bugno nel 1991, Mario Cipollini nel 1996 o come Fabio Aru nel 2017; sarebbe suggestivo. Eh si, il Tour de France, la prima grande corsa a tappe del suo 2025, anche qui c’è un obiettivo: “Ho vinto al Giro d’Italia ed alla Vuelta a Espana, mi manca un successo al Tour e mi piacerebbe entrare nel club di quelli che hanno un successo di tappa in tutti i grandi giri. A cronometro Evenepoel sarà l’uomo da battere ma non parto mai per arrivare secondo. In un grande giro, poi, le prove contro il tempo seguono logiche diverse rispetto a quelle secche”. Sembra che dopo il Tour Filippo possa prendere il via anche alla Vuelta a Espana che il 23 agosto partirà dal Piemonte, con la prima tappa che si chiuderà a Novara toccando anche borgomanerese e novarese , Ganna parla di un 99% di possibilità, proprio per la inedita e storica partenza dal Piemonte. Poi sarà tempo di vestire l’azzurro; non ai mondiali di Kigali (confermati, almeno ad ora) vista la nefandezza di una cronometro non da specialisti, ma agli Europei in Drome-Ardeche ad ottobre, dopo la kermesse iridata. Il Ct Villa lo schiererà nella cronometro ma vorrebbe anche averlo nella corsa in linea, non facilissima, ricordando come si era difeso in salita alla Milano Sanremo ed alla Tirreno Adriatico.