Un nono posto nella corsa in linea, un ottavo nella cronometro individuale. Si chiudono con questi due risultati le terze olimpiadi di Elisa Longo Borghini; dopo Rio 2016 e Tokyo 2020+1, chiuse con una medaglia al collo, Parigi è stata matrigna con la ornavassese che se nella cronometro ha chiuso con un piazzamento senza velleità di medaglia nella corsa in linea ha vissuto una delusione di quelle che in una stagione dispendiosa ci stanno eccome ma che purtroppo è arrivata nel giorno sbagliato. Elisa è stata nel vivo della corsa sino ai 15 km dall’arrivo, nel gruppetto che inseguiva Marianne Vos e Blanca Vas. D’un tratto però il fisico ha detto stop: crisi, gambe che non rispondono più agli input della testa e gara finita. Il gruppetto se ne va ed Elisa ha chiuso la corsa arrivando al traguardo solo grazie al sostegno dei tifosi che l’hanno incitata. Forse la crono è stata un campanello d’allarme? Forse una stagione sino ad ora entusiasmante ma dispendiosa di è fatta sentire? Può essere; il risultato è stato questo e va accettato senza peraltro ridimensionare quel che è Elisa Longo Borghini per il ciclismo femminile italiano (comunque nelle dieci e comunque prima azzurra); una fuoriclasse. Peraltro, lei stessa non ha cercato scuse; si è presentata ai microfoni della TV non solo dicendo di essere andata in crisi ma scusandosi con la gente che si aspettava di più. Scuse non ne servono di certo; sosteniamo da tempo che un atleta ha il dovere di vincere ma anche il diritto di perdere ed a Parigi Elisa ha perso. Punto; testa alle prossime gare: il Tour de France Femmes senza velleità di classifica e soprattutto un appuntamento in azzurro, a Zurigo, per un bel mondiale. Battuta si ma chi parla di ridimensionamento sbaglia di grosso. È stata l’ultima Olimpiade di Elisa? Noi diciamo di no: Elisa in occasione delle prossime Olimpiadi avrà 36 anni ma domenica Marianne Vos è salita sul podio dei giochi a 37 (dopo l’oro in pista a Pechino 2008 e l’oro su strada a Londra 2012); senza girarci intorno ci si vede a Los Angeles 2028 Elisa.