E’ scontro a Meina sulle modalità di convocazione dell’ultimo consiglio comunale

Si sono dati battaglia più a colpi di spada che di fioretto l’ex sindaco di Meina Fabrizio Barbieri e il neo eletto Giancarlo Blangiardo all’indomani della terza seduta di Consiglio comunale.
Barbieri attizza il fuoco:”L’ordine del giorno prevedeva un punto: l’approvazione degli equilibri di bilancio. Non ho capito perché è stata fatta una convocazione del Consiglio in stile “assemblea condominiale”, con una prima e una seconda convocazione. Abbiamo constatato che 3 consiglieri di maggioranza erano assenti per ferie. Episodio grave, nei nostri due mandati non abbiamo mai corso un rischio del genere, tutti hanno diritto alle ferie, ma chi riveste una carica istituzionale deve essere presente. Sul futuro del Ristoro Primavera, chiuso dal dicembre 2023, dove viene ricordata la proposta fatta nello scorso mese di maggio della nuova Proloco Giovani di Meina, di collaborare con l’Agbd per la riapertura, con l’idea è di non incentrare più l’esercizio solo sulla ristorazione, ma allargarlo al sociale, per eventi e momenti di ritrovo, fornendo spazi agli adolescenti”.
Blangiardo fa chiarezza: “Il Consiglio si doveva fare in quanto riguardava punti che andavano deliberati con urgenza. Non potendo rischiare di non avere i numeri di presenze, si è deciso di puntare sulla riunione in seconda convocazione per la cui validità è richiesta la presenza ridotta ad almeno un terzo dei consiglieri. Se ho informato la minoranza dicendo che saremmo passati alla seconda convocazione, è solo perché sono una persona corretta e mi sembrava un atto di cortesia nei loro confronti. Io comunque ero presente in Comune alla prima convocazione giusto per attestare i presupposti della seconda. Poiché, come detto, in seconda convocazione la seduta è valida quando ci siano almeno un terzo dei consiglieri è bene sapere che se anche tutti i consiglieri di minoranza fossero stati assenti la riunione sarebbe stata comunque validamente costituita, si sa che 4 è più di un terzo di 10. Premetto – conclude Blangiardo – che eviterò ulteriori inutili repliche”.