Domodossola questa mattina si è data appuntamento davanti al cippo che ricorda il dramma delle Foibe per celebrare il giorno del Ricordo. Esattamente come il 27 gennaio, Giorno della Memoria, anche oggi una folta delegazione di studenti ha partecipato alla commemorazione. A loro in particolare il sindaco Lucio Pizzi ha rivolto il suo ringraziamento.
Nel saluto il primo cittadino ha preso a prestito le parole pronunciare dal Capo dello Stato nel passo in cui Mattarella ha accostato le Foibe ad una pagina strappata delle storia italiana. Pizzi ha parlato del dolore provato dagli italiani costretti a fuggire e stranieri in casa propria.
Oratore della mattinata domese anche quest’anno è stato Marcello Landi, insegnante di filosofia presso il Liceo Spezia
A Domodossola c’erano anche Davide Carigi in rappresentanza della Provincia del Vco e il senatore Enrico Borghi. Quest’ultimo capogruppo di Italia Viva al Palazzo Madama ha commentato : “Quando il nazionalismo si intreccia con l’ideologia totalitaria, nella Storia si producono i mostri. E’ quello che accadde nell’Italia orientale negli anni ’40 del secolo scorso e che produsse il dramma delle foibe. E’ indispensabile che le giovani generazioni sappiano perché solo dalla conoscenza e dalla coscienza formata possono giungere gli anticorpi per evitare che tragedie simili di pulizia etnica e di odio insensato abbiano a ripetersi”.
Domodossola ha celebrato il Giorno del Ricordo
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