Domodossola ha celebrato gli 80 anni della Repubblica dell’ Ossola

La fanfara alpina ossolana ad aprire il lungo corteo che questa mattina ha sfilato per le vie di Domodossola. E’ stato il primo atto della cerimonia promossa dall’amministrazione comunale domese per ricordare gli 80 anni della Repubblica Partigiana. Nutrita per l’occasione la delegazione di giovanissimi studenti delle scuole primarie Kennedy e Milani presenti all’evento. Quest’anno anche la rappresentanza di amministratori arrivati da tutto il Vco è stata più corposa del solito. Segno dell’importanza del momento. Come da copione è stata piazza Matteotti a fare da cornice alla cerimonia. La deposizione della corona di alloro al monumento che ricorda la Resistenza ha aperto la parte più solenne delle celebrazioni. Il primo intervento è stato del sindaco Lucio Pizzi. Il suo è stato un richiamo ai valori che la lotta partigiana rimanda fino ai giorni di oggi. Esattamente come pochi giorni fa nell’ambito della cerimonia di consegna del Premio Repubblica dell’Ossola alla scrittrice Benedetta Tobagi e ancora prima alla Camera dei Deputati ricordando l’opera di Aldo Aniasi, Pizzi ha detto no a revisionismi, sì all’antifascismo.
+ int Pizzi
La parola è poi passata al vice presidente del consiglio regionale del Piemonte Domenico Ravaetti, al senatore Enrico Borghi, al Prefetto del Vco Michele Formiglio. Nei loro interventi tutti hanno sottolineato il tributo dato dai “Quaranta giorni di libertà “ affinché l’Italia fosse un paese libero.
Oratrice ufficiale della mattinata è stata Antonella Braga. Nel suo lungo intervento il richiamo a fatti e personaggi che hanno reso celebre fuori dai confini del Vco la Repubblica dell’Ossola. Esperienza non unica in Italia ma che ha avuto il merito di precorrere i tempi in tanti campi. Non ultimi aver permesso ad una donna, Gisella Floreanini, di diventare Ministro quando ancora le donne in Italia non avevano diritto di voto. Una lezione, quella della Braga, che ha abbracciato più campi perché ha detto : “80 anni vanno celebrati sottolineando tutti gli aspetti di quell’esperienza.