Un progetto di riqualificazione dell’area materno infantile dell’ospedale San Biagio. E’ la proposta avanzata da Medical Line Consulting e Pediacoop all’Asl del Vco per garantire il rafforzamento della rete di assistenza al comparto pediatrico e ostetrico dell’Ossola. Prossimo passo la convocazione dei due soggetti a Palazzo Beltrami per un confronto con la direzione generale dell’azienda sanitaria.
Un nuovo obiettivo per le due realtà impegnate a livello nazionale in campo sanitario e che risponde ad una sfida lanciata dal legislatore a chi opera nel settore.
Quattro i punti pregnanti della proposta : continuità assistenziale h24, miglioramento dell’efficienza dei percorsi di cura, riduzione dei trasferimenti a Verbania con minori disagi per l’utenza e valorizzazione nel campo dell’innovazione tecnologica e amministrativa.
Il progetto ricalca dettami ministeriali e si configura come un nuovo piano. Esattamente come quello sperimentale partito nel 2002 proprio dal San Biagio con il punto nascite mira a creare qualcosa di nuovo e a dare risposte in campo sanitario. La sfida è sempre la stessa : permettere ai presidi ospedalieri di continuare a offrire servizi.
Nel 2024 al Punto nascite di Domodossola sono nati 77 bimbi in emergenza. “Proprio le situazioni di emergenza rappresentano il vero problema a fronte del fatto che la chiusura del Punto nascite non porterebbe alcun vantaggio dal punto di vista economico perché i medici dovrebbero comunque essere presenti per garantire il DEA. Grazie al coinvolgimento dei medici esterni – si legge in una nota a firma delle due cooperative – oltre ai parti in emergenza è stata garantita anche l’attività presso il Dea del San Biagio che altrimenti avrebbe dovuto essere chiuso”.
Nella partita relativa al futuro del punto nascite si inserisce anche il sindaco di Domodossola. Lucio Pizzi è tornato a far sentire la sua voce con una missiva invitata ai piani alti del grattacielo torinese. Per l’amministratore ossolano impensabile la chiusura del Punto nascite. Il primo cittadino chiede invece la riattivazione di quei servizi promessi come la pediatria e l’ostetricia ma mai partiti. Per il sindaco Pizzi improponibile attendere l’annunciata riqualificazione dei due ospedali per avere servizi che di fatto sono imprescindibili per mantenere il Dea al San Biagio.
Domo. Quale futuro per il Punto Nascite ?
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