Dopo il Giro d’Italia, dopo il Giro Next Gen e dopo i bagordi gialli con il Tour de France è tempo di Giro d’Italia Women, nuova denominazione del Giro Donne, passato sotto l’egida organizzativa di RCS Sport. Ci saranno sia Elisa Longo Borghini con la maglia tricolore griffata Lidl Trek sia Francesca Barale con la DSM Firmenich PostNL, entrambe con grande voglia di fare bene. Il via domenica con una cronometro abbastanza lunga ma pianeggiante a Brescia di 15.7 km, il giorno dopo spazio alle velociste nella frazione da Sirmione a Volta Mantovana (Km 105), seguito dal primo arrivo in salita nella terza tappa Sabbioneta a Toano; 12 km di ascesa con pendenza media del 4.9% ma con un finale un pochino più aspro negli ultimi 1000 metri, totale 113 km di corsa. Molto insidiosa la quarta tappa da Imola a Urbino (134 km), con un finale interessante sugli strappi della Repubblica di San Marino, di Monte Osteriaccia ed un ultimo km che prevede un muro al 14%. Giovedì 11 luglio la Frontone-Foligno di 108 km sembra tappa da volata o da fuga ma anticipa un gran bel finale gran finale. Venerdì 12 la San Benedetto del Tronto-Chieti; 154 km sui durissimi strappi della zona: i ‘muri’ di Cermignano, Penne e quello finale verso Chieti; tappa senza pianura. Il giorno dopo la frazione decisiva: 120 km da Lanciano al Blockhaus, montagna storica del ciclismo. Dopo 61 km mossi c’è la salita del Passo Lanciano (11.3 km di salita al 8.5% di pendenza media), allo scollinamento si scende a valle per affrontare la stessa salita proseguendo però per altri cinque chilometri sino al Blockhaus. Qui si deciderà il Giro. Ultima tappa, domenica 14 da Pescara a L’Aquila, ultima giornata molto difficile con le salite di Forca di Penne e Castel del Monte prima del traguardo finale. Un Giro che si dedicherà ad una campionessa capace di andare forte su tutti i terreni; lo staff di Mauro Vegni (E’ Giusy Virelli la project manager) ha messo in piedi un gran bel Giro. Elisa Longo Borghini puta a fare bene con un occhio a Parigi; non è detto se l’ornavassese correrà per vincere tappe o per vincere il Giro, questo lo deciderà la strada, ma è difficile non immaginarla protagonista. Francesca Barale invece sarà in corsa per sostenere la capitana Juliette Labous anche se qualche spazio personale lo meriterebbe. Le favorite? Neve Bradbury della CanyonSram, Cecilie Ludwig della FDJ Suez, l’iridata Lotte Kopecky della SD Worx spallaggiata dall’ungherese Blanca Vas . Mavi Garcia della Liv Jayco Alula e la francese Juliette Labous della DSM Firmenich Post NL. E si, ci mettiamo anche Elisa Longo Borghini.
